2. Froome a 7"
3. Nibali a 11"
4. Kessiakoff a 14"
5. Fuglsang a 19"
6. Mollema a 47"
7. Monfort a 1'06"
8. Cobo a 1'27"
9. Zubeldia a 1'53"
10. Brajkovic a 2'00"
11. Van den Broeck a 2'01"
12. Bruseghin a 2'22"
13. Menchov a 2'42"
14. Joaquim Rodriguez a 2'56"
15. Pardilla a 3'03"
16. Moreno a 3'39"
17. C. Sorensen a 3'47"
18. N. Roche a 3'50"
19. Machado a 4'06"
20. Poels a 4'17''
21. Seeldrayers a 4'25"
22. Scarponi a 4'29"
23. D. Martin a 4'38"
24. Nieve a 4'46"
Iniziamo così, oggi, a parlare della Vuelta di Spagna. Con la classifica aggiornata dopo la tappa di ieri, brillantemente vinta da un infinito David Moncoutie, che per il quarto anno consecutivo coglie un successo di tappa in terra iberica.
Moncoutie taglia il traguardo festante |
E lo coglie come sa fare meglio: centra la fuga giusta, con altri 17 uomini, in una tappa di montagna dove difficilmente i big hanno voglia di controllare, e sull'asperità finale saluta i compagni e va a vincere con i minuti di vantaggio. Attori co-protagonisti, ieri, Paulinho, Petrov, Reynes, Montaguti, Moncoutié, Albasini, LL Sánchez, Palomares, Bernabeu, Intxausti, Pérez Arrieta, Oroz, O'Grady, Horrach, Jorgensen e Quinziato. Si aggiungono solo dopo qualche decina di chilometri Frank, Duarte e Txurruka. A provarci per primo é Palomares, già prima della salita finale, seguito da Jorgensen, che viene peró riassorbito dopo un dritto in discesa che lo fa finire un canaletto laterale. A insegurlo sono i più acfreditati di quelli dietro per la vittoria di tappa, cioé: Moncoutie, O'Grady, Paulinho, Frank, LL Sanchez e Inxausti.
Peccato che l'alfiere Cofidis, che addirittura avrebbe dovuto abbandonare dopo il Tour, abbia tutto un altro passo: non appena riesce, con uno scatto deciso, a prendere 10 metri di vantaggio si lancia in una cronoscalata di 13km, tutti all'insù, che lo portano al traguardo di Montaña Manzaneda.
Dietro intanto rimane un gruppo molto numeroso(30-40 unità, con Anton in coda) fino ad un bel punto della salita. Ci prova la Katusha per Rodriguez, con un attacco combinato di Karpets e Moreno, ma la fiammata dello spagnolo é un uoco fatuo. Ripreso, é difficile trovare qualcuno he scandisca il ritmo, si procede seguendo i vari tentativi di attacchi, finché Wiggins mette davanti a tirare il suo fido compagno Froome, per l'occasione Maglia Rossa. Il ritmo é buono, e blocca le velleità degli attaccanti di provarci. Solo che, data la poca pendenza, non si riesce a fare selezione "da dietro", perchè comunque a ruota si sta benone. Esaurito il lavoro di Froome, per un po' a scandire il ritmo e Wiggins, ma appena diminuisce leggermente l'andatura, per insicurezza di poter tirare fino alla fine, ecco che scatta deciso, anzi decisissimo Daniel Martin, con la maglia a pois(a fine tappa la vestirà Montaguti, con un punto di vantaggio su Moncoutiè) seguito da Mollema. Poco tempo e ecco che vengono ripresi alcuni dei fuggitivi. A ricucire però è ancora Bradley Wiggins, ormai Maglia Rossa virtuale, date che Froome si è staccato. A 1km dalla conclusione ci riprova Rodriguez, e lo scatto secco è impressionante: in poco tempo riesce a guadagnare già un bel margine, ma senza poi dare continuità all'azione. Infatti dietro tirano Nibali e Wiggins, che concedono al catalano 7 miseri secondi.
Sono ormai passate 11 tappe, di cui 3 di montagna, una crono( l'unica di questa Vuelta) di 40km, e 3 arrivi mossi. Risultato?? Ancora 14 atleti( ultimo di questi JRO, a 2'56'') in lotta per il podio, con i primi 7 in 1'06'', e 5 in 19''. Nibali, terzo, paga 11'' da Wiggins. Mancano due tappe di montagna, e qualche altro arrivo insidioso, ma tutto può ancora cambiare, considerando che domenica si scalerà l'Angrilu, una delle salite più impegnative d'Europa. Il favorito numero uno, al momento, potrebbe essere proprio Vincenzo Nibali. Si potrebbe infatti considerare, alla luce della prestazione sullo Zoncolan al Giro, uno dei papabili per la vittoria sull'Angrilu. Wiggins, con le sue doti di passista-scalatore, potrebbe invece faticare di più con pendenze in doppia cifra come quelle che i corridori si troveranno davanti. Attenzione a Kessiakov, che è messo molto bene in classifica( 4o a 14'') e viene dall'MTB: non teme certo la strada che sale in modo violento.
Oggi intanto tappa transitoria, per sprinter. Attenzione perchè comunque c'è un dentello di 600m circa al 6% che si conclude a 700m dal traguardo: i treni potrebbero deragliare, e alcuni velocisti puri potrebbero soffrire. E perchè no, qualcuno molto ispirato potrebbe cercare il colpo di mano...
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