Ancora una vittoria con il minimo sforzo per la squadra di Prandelli, che stabilisce un record visto che prima di ieri nessun altra nazionale azzurra era riuscita a qualificarsi con due giornate d'anticipo e con già 22 punti realizzati. Una qualificazione anticipata che trasmette grande fiducia al gruppo e che rilancia l'Italia se non tra le favorite almeno tra gli outsider per una vittoria finale che all'Europeo ci manca dal 1968.
Un'Italia sicuramente migliore e più brillante nel primo tempo e le occasioni non sono di certo mancate. Subito Rossi può portarci avanti ma il suo diagonale è ben parato da Handanovic, cugino del portiere dell'Udinese squalificato; con il passare del tempo l'Italia comanda il campo e dai piedi di Pirlo e Cassano nascono i pericoli più importanti: prima è il barese a fornire a Pepito la palla del vantaggio ma il centravanti del Villareal sparacchia malamente fuori e poi è il nuovo centrocampista della Juve a servire prima Thiago Motta che non riesce a controllare solo davanti al portiere e poi Montolivo che a sua volta cerca De Rossi che a porta vuota non trova il pallone.
La Slovenia non fa paura e gli unici pericoli sono due conclusioni da fuori ben controllate da Buffon.
Nel secondo tempo il ritmo di gara scende e la manovra azzurra si fa più macchinosa. Comincia a sentirsi la stanchezza e le poche partite nelle gambe dei nostri azzurri, che comunque vanno vicinissimi al gol con De Rossi che per due volte si vede respingere il tiro sulla linea di porta. Prandelli cambia ed inserisce prima Pazzini e poi Balotelli, e proprio quest'ultimo si rende protagonista di una bella cavalcata sulla fascia con successivo suggerimento per Marchisio, il quale non esita un seconda e scaglia un destro fuori di poco.
Quando ormai il match sembra orientato sullo 0-0 ecco che arriva il gol di Pazzini. Il Pazzo è bravissimo a sfruttare una clamorosa indecisione della difesa su un lancio dalla trequarti e fulmina il portiere con un preciso destro sotto la traversa.
E' il gol che chiude definitivamente il match, la Slovenia proverà qualcosa negli ultimi minuti ma nulla di concreto. Un gol che fa partire la festa italiana per una qualificazione arrivata molto prima di qualsiasi aspettativa. Bravo Prandelli a rigenerare un gruppo morto dopo il Mondiale sudafricano con nuovi inserimenti e un nuovo stile di gioco che può far splendere tutta la classe dei vari Pirlo e Cassano.
Chiudo con i migliori e i peggiori della partita di ieri:
MIGLIORI: Pirlo: il centrocampista è il faro di questa nazionale, ogni azione passa dai suoi piedi e ogni volta sono dolori per i nostri avversari
De Rossi: il romanista cerca il gol in numerose occasioni ma più volte la sfortuna lo colpisce. I suoi inserimenti fanno male e spaccano le difese avversarie.
Pazzini: scontato metterlo perchè ha segnato ma invece i meriti vanno oltre al gol segnato, perchè il Pazzo dimostra che a questa nazionale serve una punta centrale forte fisicamente e che con un solo pallone giocabile trova pure il gol.
PEGGIORI: Cassani: ci si chiede per quale motivo Prandelli lo continui a convocare lasciando un certo Abate a casa. Il terzino azzurro non spinge mai e ogni volta che a la palla tra i piedi torna indietro senza mai puntare una volta l'avversario. Impresentabile a certi livelli
Thiago Motta: lento, anzi lentissimo. Il soprannome di Moviolone non glielo toglie proprio nessuno. In mezzo al campo serve velocità e grinta ed il Motta visto ieri è il lontano parente del giocatore che vorrebbe Prandelli
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