Una sconfitta che però trapela qualche sprazzo di ottimismo ma anche qualche problema che si era già denotato nella preparazione estiva, soprattutto nella regia della squadra che non trova un giusto interprete. Un Maestranzi inguardabile ed irriconoscibile ogni volta che entra sul parquet, Hackett è imprevedibile e ha tanta voglia di fare ma molte volte si perde in un bicchier d'acqua, mentre Cinciarini è ancora troppo giovane e inesperto.
Le cose positive sono la buona difesa a zona che ci ha permesso la rimonta nel terzo quarto e la reazione che ha avuto la squadra dopo il primo pesante allungo serbo. Nel finale la Serbia ha dimostrato di essere più forte e noi possiamo recriminare per non aver avuto un Gallinari al meglio proprio nell'ultimo quarto, quando nei primi tre quarti il Gallo (chiuderà con 15 punti) è stato il vero trascinatore. Gli altri due americani Bargnani e Belinelli vanno a corrente alternata e solo nel terzo quarto prendono per mano la squadra trascinando la rimonata azzurra. Il Mago alla fine sarà il top scorer degli azzurri con 22 punti ma molti arriveranno a partita chiusa.
Pensare che l'inizio del match era stato più che positivo con l'Italia avanti subito 9-o e capace di contenere l'avanzata serba e con Gallinari e Mancinelli in forma super. Nel secondo quarto l'Italia soffre molto e sbaglia troppi tiri, ancora solo il Gallo ci permette di rimanere nel match mentre il Mago ed il Beli faticano. Il meno sei con cui si conclude il quarto è manna dal cielo per un'Italia che sembra sentire già la fatica di giocare alla pari con un avversari come la Serbia. Infatti è il preludio al parziale serbo che spacca in due la partita e sembra mettere in ginocchio la nostra nazionale, incapace di reagire e totalmente in confusione. Nel momento peggiore per noi però Bargnani e Belinelli si ricordano di essere due delle star della nostra squadra e ci riportano fino al meno quattro. Nell'ultimo quarto Pianigiani decide di puntare ancora su Maestranzi ma sbaglia lasciando in panchina un buon Hackett ed infatti l'Italia perde fluidità di gioco, perde velocità nei passaggi e soffre decisamente la verve agonistica dei vari Teodosic, Tepic, Rasic e Keseli che a suon di triple ci ributtano al meno diciotto e spengono le luci sulla gara dell'Italia.
Il finale è 80-68 per i serbi, con gli azzurri già chiamati stasera ad una veloce reazione nel match che può essere quello chiave contro la Germania, vincente ieri all'esordio facilmente contro Israele. Un dentro o fuori per la nostra nazionale assolutamente da non sbagliare per non evitare di essere già fuori dall'europeo e soprattutto per non cancellare il sogno olimpico.
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