Rein Taaramae in azione lo scorso Tour de France |
Partiamo con la cronaca, perchè il tentativo buono parte subito, composto da 18 atleti: Taaramae, Bonnafond, LL Sanchez, Joergensen, Mondory, VanMarcke, Benitez, Kroon, Bagot, Isasi, De La Fuente, Howard, Kushinsky, Bellotti e Righi. Provano a rientrare altri 8 uomini, tra loro addirittura Sagan, ma il loro tentativo è annullato dal gruppo. Al 26esimo chilometro Scarponi, dopo aver pagato più di 20' ieri alza bandiera bianca, e sale sull'ammiraglia. Non di certo la fine di Vuelta che si aspettava alla vigilia. Col benestare delle squadre degli uomini di classifica questo gruppetto acquista un buon vantaggio, che a 70km dal traguardo si aggira sui 7'40''. Più o meno a questo punto iniziano i GPM di giornata, con il primo superato in scioltezza, seconda categoria, prima di buttarsi a capofitto verso gli ultimi 2, di prima categoria, destinati a mutare la classifica della Vuelta. Intenzioni bellicose di Rodriguez, che ha due uomini nella fuga e i compagni in testa al gruppo a tirare. Sul Puerto de San Lorenzo, penultima ascesa, scatta Daniel Moreno, fido luogotenente di Purito, e tu fa presagire un suo attacco deciso. L'attacco arriva, ma veramente moscio, tanto da non fare il minimo danno. In contropiede parte però Marzio Bruseghin, che finalmente si fa vedere, accompagnato dal compagno Inxausti. Fatto sta che comunque il gruppo dei big è ancora molto assortito, e così si inizia la discesa, con al comando una coppia, formata da Taaramae e De La Fuente.
Nulla da segnalare nella discesa, e così si comincia la salita finale, con i primi due che hanno 1' di vantaggio su Bruseghin e compagni, mentre il grosso del plotone transita ad 1'30''. ritmo ancora non troppo sostenuto nella prima parte della salita, che però non presenta pendenze impegnative come la seconda. Proprio all'attacco di questa seconda parte viene ripreso il gruppo di Bruseghin, molto generoso almeno a provarci. A portarsi in testa al gruppo, quando mancano circa 7 km al traguardo è Bellotti, della Liquigas, compagni di Nibali, che sta a ruota. Esaurito il lavoro si stacca, lasciando il posto a Capeccho. E il ritmo non è forsennato, infatti Cobo prova a guadagnare terreno. Per aiutarlo De La Fuente lascia da solo al comando Taaramae, che si invola così verso l'undicesimo successo della sua carriera. Cobo è a soli 20'', e questo il distacco, circa, che si porterà al traguardo. Il gruppo, tirato da uno splendido Froome giunge a 45'', comprendente Wiggins, Poel(leggermente più avanti), Mollema, Menchov e Inxausti. Poco dietro gente come Van Den Broeck, Nieve, Pardilla, lagutin, Moreno, Monfort, Fuglsang, Martin, Seeldrayers, Soernsen. Tutti questi entro il minuto e 45. A 1'59'' Kessiakov, che era in classifica. A 2'06'', appaiati, due dei grandi favoriti per la Roja: Nibali e Rodriguez. Se per il secondo è una sorpresa fino ad un certo punto, dato che si era già staccato tante volte, il primo era atteso alla zampata vincente per strappare la Maglia dalle spalle di Wiggins, che ora si trova al comando con 7'' sul compagno Froome, che sta vivendo un momento d'oro nella sua carriera.
Questa la generale aggiornata:
1 188 WIGGINS, Bradley SKY 55h 54' 45''
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