3h39' di tennis sublime, giocato da due interpreti eccezionali: Novak Djokovic e Roger Federer. Il primo che non perde dalla scorsa stagione in Coppa Davis, il secondo che non ha neppure bisogno di presentazioni. Il serbo arrivava allo Slam parigino da favorito assoluto. Finalmente era riuscito a trovare la maturità che gli ha permesso di infilare una serie impressionante di vittorie e di sfiorare il primato nelle classifiche mondiali: arrivando in finale sarebbe diventato il numero 1 del mondo. Invece si è trovato davanti un Federer in grandissimo spolvero, forse il migliore di sempre su questa superficie, uno tra i migliori di sempre in assoluto. E' arrivato a questa semifinale senza perdere nemmeno un set, cosa gli era successa solo un'altra volta in passato. La partita inizia subito bene: il primo set si conclude al tie-break, vinto 7-5 dallo svizzero. Il livello del gioco è pazzesco, con colpi che superano qualsiasi cosa immaginabile dalla mente umana. Colui che impressiona di più è proprio Roger, forse per la sorpresa di rivederlo giocare come sapeva, o meglio sa, fare. Il secondo set assomiglia ad una resa per Nole, che sembra stupito di essere sotto pur giocando anche lui veramente bene. La partita finisce 6-3 per lo svizzero, che lascia all'avversario solo la possibilità di girarsi verso il suo staff e riderci su. Nel terzo set accade però qualcosa di inaspettato: il serbo ruba infatti subito il servizio all'avversario, che non riesce a rispondere e perde il set per 6-3. Avvisaglie per Federer che fanno temere il peggio, con lo svizzero che non è più così reattivo e spesso è obbligato da Djokovic a recuperare con il rovescio slice scivolato. Il quarto set è una pubblicità che dovrebbe essere sfruttata dell'ATP per rendere più popolare il tennis. Solo vincenti. Gli errori potrebbero essere contati sulle dita di una mano. Quando sul 4-4 Djokovic ruba di nuovo il servizio a Federer, la partita sembra prendere una direzione insperata dai supporters dell'ex numero 1. Il game successivo viene però giocato da Federe con una decisione e una freddezza che lo fanno sembrare veramente quello dei tempi migliori che non avevamo più il piacere di ammirare da un po' di tempo. La partita arriva sul 6-6 ed è di nuovo tie-break. L'allungo decisivo avviene sul 3-3, con Federer che si porta sul 6-3 e ha un triplo match point. I primi due vengono annullati brillantemente dal serbo che però al terzo non può nulla e perde la sua imbattibilità.
Ora lo svizzero si troverà di fronte Nadal, che nel primo pomeriggio ha battuto in tre set Andy Murray con il punteggio di 6-4 7-5 6-4. Ancora una volta però senza convincere e senza giocare un tennis dello stesso livello dei sue avversari che han giocato nell'altra semifinale.
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