giovedì 23 giugno 2011

Le Tour de France: la corsa più bella del Mondo

Nasce nel 1903, per pubblicizzare un nuovo quotidiano sportivo, la corsa ciclistica più famosa del mondo. E' sempre stata corsa da quell'anno, tranne, naturalmente, quando scoppiarono la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. E si correrà anche quest'anno: dal 2 al 24 Luglio, 21 tappe, 2 giorni di riposo. Si potrebbe definire un Tour quasi anomalo: poca cronometro e tante montagne, a favorire atleti con qualità da grimpeur. Ma andiamo all'analisi tappa per tappa:


1a tappa, Passage du Gois La Barre-de-Monts > Mont des Alouettes Les Herbiers, 191,5km: in linea, classificata come pianeggiante, in realtà gli ultimi 4km tendono tutti verso l'alto, gli ultimi 2 con pendenza media del 5%. Non è scontato un arrivo classico da velocisti, e potrebbe spuntarla un corridore veloce con capacità di tenere in salita. Il vincitore indosserà la Maglia Gialla, nonostante non ci siano abbuoni al traguardo.


2a tappa, Les Essarts > Les Essarts, 23km: cronometro a squadre piatta e dove si possono sviluppare buone velocità. Chi vorrà vincere il Tour dovrà cercare di perdere il meno possibile in questi 23km.


3a tappa, Olonne-sur-Mer > Redon, 198km: occasione che difficimente le squadre degli uomini-jet si faranno sfuggire. Sarà molto probabilmente volata, anche se ancora una volta negli ultimi km il gruppo troverà una strada che tenderà a salire, ma molto meno che nella prima tappa. 


4a tappa: Lorient > Mûr-de-Bretagne, 172,5km: tappa adattissima agli scattisti, con gli ultimi 2km al 7% che tagliano fuori i velocisti puri. Potrebbe addirittura infiammarsi la lotta tra uomini di classifica che vogliono mettere in luce la loro condizione.


5a tappa, Carhaix > Cap Fréhel, 164,5km: tappa di difficile interpretazione, con molte salitelle, non classificate come gran premi della montagna, negli ultimi 20km che potrebbero mettere fuori dai giochi, ancora una volta i velocisti che non hanno il passo in salita. Anche l'ultimo km è in leggerissima ascesa. Certamente rimane adatto ad un velocista che ha superato indenne le asperità precedenti.


6a tappa, Dinan > Lisieux, 226,5km: è la tappa più lunga dell'intero Giro di Francia. Un altra tappa non da velocisti puri, con 2 gpm di terza e uno di quarta categoria, l'ultimo dei quali a 30km dall'arrivo. Ma le difficoltà non finiscono lì, dato che ci saranno altre asperità. In particolare dai -3 ai -1 la strada sale al 4%, prima di lasciare spazio ad un arrivo piatto.


7a tappa, Le Mans > Châteauroux, 218km: la tappa che parte dalla città che da vita ad una delle corse automobilistiche più famose del mondo nasce la 7a tappa del Tour 2011. Piatta, dall'inizio alla fine. Ruote veloci chiamate a rapporto, di certo non si faranno fregare un arrivo così comodo. 


8a tappa, Aigurande > Super-Besse Sancy, 189km: primo arrivo "in quota" della gara, a 1275 msl. In verità i gpm sono 4, ma tutti abbastanza facili. il più arduo è il penultimo, a meno di 30km dal tragurdo che è di seconda categoria. Nel finale gpm di terza categoria, con gli ultimi km abbastanza movimentati: dai meno 6,5 ai meno 3 la strada sale al 5%, per poi tornare a scendere, fino a un km e mezzo dalla conclusione. Da qui fino in fondo la pendenza media sarà del 7,6%. Ipotizzabile che i big si daranno battaglia, ma a scamparla potrebbe essere un uomo da classiche primaverile. 


9a tappa, Issoire > Saint-Flour, 208km: altra tappa mossa, con 8 gpm, il più duro di seconda categoria. L'ultimo km e mezzo che punta verso l'alto con una pendenza del 6,1%. Altro arrivo adatto a scattisti puri.


RIPOSO


10a tappa, Aurillac > Carmaux, 158km: tappa che viene definita per velocisti, ma in realtà è un continuo saliscendi, con un dislivello mica da ridere. L'ultimo gpm a 15 km dal traguardo: 3,9km al 4,1%. Difficile qualcuno possa evadere dal gruppo per arrivare a carmaux a braccia alzate, ma il gruppo dei velocisti potrebbe ridursi. Possibile anche l'arrivo di una fuga.


11a tappa, Blaye-les-Mines > Lavaur, 167,5km: prima parte mossa ma non troppo, arrivo adatto ai velocisti. 


12a tappa: Cugnaux > Luz-Ardiden, 211km: primo arrivo con le montagne vere. Dopo la Hourquette d'Ancizan, un colle di 10km al 7,5%, prima categoria, si scalerà il Tourmalet: 17km al 7,3%, primo gpm Horse Categorie. dalla sommità mancheranno 35,5km al traguardo. Gli ultimi 13,3 saliranno ancora, con una media del 7,4%. anche la Lux-Ardiden sarà un colle Horse Categorie. Gli ultimi 300m sono al 6,8%. magari non sapremo chi vincerà il Tour, ma già qualcuno in questa tappa potrebbe perdere contatto dagli altri uomini di classifica, rinunciando al sogno di portare la Maglia Gialla sui Campi Elisi .


13a tappa,  Pau > Lourdes, 152,5km: ormai ci siamo abituati a questo genere di tappe di montagna: Aubisque che si erge solitario a 42,5km dal traguardo. Difficile anche solo ipotizzare una scrematura eccessiva del gruppo, nonostante il colle in questione sia Horse Categorie da 16,4 km al 7,1%. Probabile arriverà un gruppo con tutti i migliori e magari qualche uomo non di classifica ma che sa difendersi in montagna che regolerà gli altri allo sprint. Non è da escludere neppure l'arrivo di una fuga cospicua. 


14a tappa, Saint-Gaudens > Plateau de Beille, 168,5km: 5 gpm a precedere il Plateau de Beille, HC di 15,8km al 7,9%. In questa tappa si può provare a fare la differenza, magari infliggendo distacco ad avversari diretti per la classifica generale. L'ultimo km spiana leggermente ed è al 2,5%. 


15a tappa, Limoux > Montpellier, 192,5km: classica tappa di trasferimento che premierà le ruote veloci del gruppo. Ultima possibilità per gli sprinters prima di Parigi. 


RIPOSO


16a tappa, Saint-Paul-Trois-Châteaux > Gap, 162,5km: lungo falsopiano ascendente interrotto da due discese fino al 140esimo km. Da qui partirà l'unica vera salita di giornata, il Col de Manse, seconda categoria, 9,5km al 5,2%, che non dovrebbe fare troppa selezione tra gli uomini di classifica. Dalla vetta 11km e mezzo di discesa che porteranno i corridori al traguardo. Possibile vittoria di uno scattista o l'arrivo della fuga. 


17a tappa, Gap > Pinerolo, 179km: il Tour sconfina in Italia, e affronta il Sestriere. 5 salite durante tutta la tappa, e la più difficile è proprio quella appena citata, che sarà affrontata a più di 60km dal traguardo. dalla vetta 45 km di discesa, fino a Villa Perosa, dove inizierà il colle di Pramartino, 6,7km al 6%, di seconda categoria. dalla vetta 8km di discesa, che porteranno all'arrivo di Pinerolo. Inutile dirlo che potrebbe essere giornata per una fuga a lunga gittata o ancora per uno scattista. Difficile vedere distacchi elevati fra gli uomini di classifica. 


18a tappa, Pinerolo > Galibier Serre-Chevalier, 200km: il Tour resta in Italia fino allo scollinamento sul Colle dell'Agnello, HC a 93km dal traguardo, che sarà seguito da altre due montagne ugualmente impegnative: l'Izoard a 65km dal traguardo e il Galibier: 23km al 5%, preceduto da altri 20km in falsopiano. Inutile dire che chi ha le gambe in giornate come questa può fare la differenza. E tanta. 


19a tappa, Modane Valfréjus > Alpe-d’Huez, 109,5km: La tappa in linea più corta del Tour de France 2011(fatta eccezione per la passerella di Parigi), ma anche una delle più impegnative. Saranno infatti affrontati 3gpm: il Col du Telegraphe, il Galibier, a 60km dal traguardo, e l'arrivo sarà posto sull'Alpe-D'Huez. 13,8km infernali all' 8% medio. Ultima occasione per gli scalatori di attaccare coloro che potrebbe fare la differenza nella cronometro del giorno successivo. 


20a tappa, Grenoble > Grenoble, 42,5km: prima e ultima cronometro individuale. Sarà l'ultima occasione in cui la classifica generale potrà subire dei cambiamenti. Non può essere definita piatta, ma neanche troppo impegnativa, con due falsi piani posti nella prima metà del percorso. Chi ha le gambe e deve lottare per una buona classifica dovrà spingere a tutta fino all'ultimo centimetro.


21a tappa, Créteil > Paris Champs-Élysées, 95km: arrivo ormai classico al Tour e tappa più ambita dai velocisti rimasti in gruppo. Difficile se non impossibile vedere un arrivo diverso da una volata a ranghi compattissimi. Per i big sarà pura passerella. 


Lo spazio e le tappe per attaccare non mancano, ed è forse il Tour più favorevole agli scalatori degli ultimi anni. Lo spettacolo sarà grande, come al solito, e noi non possiamo far altro che godercelo. 

3 commenti:

  1. Un Tour da gustare al massimo dall'inizio alla fine! Favoriti?

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  2. Semplicemente perfetto!
    Favoriti? Beh io faccio solamente un solo nome che sarà il vincitore: Alberto Contador. Dubbi?

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