venerdì 10 giugno 2011

DALLAS AD UN PASSO DAL TITOLO

Dallas vince gara5 davanti al proprio pubblico con il punteggio di 112-103 ed ora avrà la chance di vincere l'anello già in gara6 a Miami.
Nella "partita più importante della mia vita" (così diceva James nel prepartita), nella quale le difese si prendono una giornata di sciopero( i 215 punti totali ne sono una prova), sono i rispettivi attacchi a fare la differenza. Quello dei Mavs trascinato da Nowitzki ( 29 punti e con il 100% dalla lunetta e da tre) e da Jason Terry, MVP del match con i suoi 21 punti e con le sue triple che hanno atterrito Miami e fatto esplodere di gioia tutti i tifosi texani. Oltre al tedesco e a J.T da sottolineare anche la prova di Barea, il piccolo play di Dallas parte ancora in quintetto ed è fondamentale nei momenti chiave del match con la sua intensità che spacca la difesa degli Heat e i suoi 17 punti finali sono manna dal cielo per la squadra texana. Risorge dal torpore delle prime quattro gare anche Jason Kidd, che mette a servizio della sua squadra tutta la sua esperienza e risulterà decisivo nel finale con la tripla e l'assist per la tripla di Terry che mandano i titoli di coda.
Miami viene abbandonata nel quarto quarto da James come era già successo in gara 4. Per il prescelto arriverà una tripla doppia ( 17punti, 10 assist e 10 rimbalzi) ma i soli due punti nell'ultimo quarto sono una sorta di condanna per la franchigia della Florida. A Miami sono arrivati anche 40 punti dalla panchina, di cui 15 dal solito Chalmers, vera e propria rivelazione per gli Heat in questa serie, ma non sono bastati;decisivo forse per la sconfitta degli Heat è stato l'infortunio a Wade ( contrasto con Cardinal), che ha obbligato la stella di Miami ad uscire dal terreno di gioco per un po', momento nel quale i Mavs hanno trovato l'allungo decisivo. L'infortunio però non ha fermato Wade, autore di un'ottima prestazione condita da 29 punti, e ciò dimostra che forse il vero leader di questa squadra è proprio lui e non James, che sta subendo la pressione di dover vincere l'anello assolutamente quest'anno. Quella pressione che non sembrano avere i Mavs e che porta a dire a Terry "vinciamo di sicuro noi già in gara6".
Adesso è Miami che non può più sbagliare e a trovarsi con le spalle al muro proprio come i Mavs dopo gara3; vedremo se gli Heat avranno la forza per contenere l'entusiasmo di Dallas, che vede sempre più vicino l'anello tanto sognato.

1 commento:

  1. Partita fantastica. Per la prima volta nella serie Dallas ha iniziato davanti gli ultimi minuti, e cosa succede? Si fa recuperare, e va avanti Miami, che però subisce un parziale 10-2 che gli taglia le gambe. Poi ci pensa Terry, che mette una tripla impensabile quando mancano 33''. Tra l'altro la franchigia dell'Ovest era rimasta davanti per larghi tratti della partita. Sottolineerei l'infortunio di Wade: frutto di uno sfondamento del giocatore, con leggero movimento dell'idolatrato, a Dallas, Cardinals, che ha picchiato chiunque gli capitasse a tiro, potrebbe rivelarsi più grave del previsto. Le botte si sentono sempre il giorno dopo, e non vorrei che questo problema all'anca possa impedirgli di dire la sua in gara 6 e 7. Anche perchè rischierebbe di avere molto dolore ad ogni contatto, e compromettere ancora di più la situazione. LeBron James ha cercato di prendersi la squadra sulle spalle, ma nell'ultimo quarto è crollato di nuovo, senza mettere nemmeno un punto. Spostandosi a Miami la serie rimane ancora incertissima per me, e potrebbe decidersi all'ultimo tiro della partita decisiva. Si ferma a 4 il numero consecutivo di gare della serie finale che si ferma a 4. Superlativa prestazione di Barea, che non smetterò mai di elogiare. Quando la palla ce l'ha lui son problemi per la difesa avversaria(chiedere ai Lakers). su Nowitzki non si possono più spendere parole ormai. Una sicurezza: segna e fa segnare con una facilità pazzesca. Chiaro che se la serie andasse ai Mavs il titolo dki MVP andrebbe a lui, mentre se l'anello fosse vinto dagli Heat andrebbe, probabilmente e se giocasse le ultime 2 a livello, a Wade. Non possiamo che goderci lo spettacolo!

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