venerdì 3 giugno 2011

ELOGIO ALLA FOLLIA, Dallas passa all'American Airlines Centre

Follia, sì, ce n'è stata tanta negli ultimi 6' della Gara 2 delle Finals NBA. Per tre quarti la partita scorre quasi normale, con un Nowitzki che non è il migliore di sempre, e LBJ che gli va dietro a ruota. Nei primi 2 è quasi sempre la franchigia dell'Ovest a tenere la testa davanti in una partita che rimane comunque equilibrata. Poi succede di tutto. Grandissimo parziale di Wade(36 punti per lui) e compagni che si portano sull'88-73 a 6'45'' dal termine della partita. Time out. La gara però sembra andata. E invece no. Sale in cattedra Terry che fa 8 punti di fila dei 16 totali della sua partita. In 6'20'' gli Heat fanno due soli punti, con James che prende tante responsabilità ma rimane molto falloso al tiro. Bomba da tre per Kidd e quattro punti di Dirk Nowitzki, di cui due in contropiede assistiti da un passaggio a sua volta folle di Marion(20 punti per lui) e il punteggio è in parità. Mancano una quarantina di secondi e la palla viene ,manovrata da Kidd. Esce a prendersi la palla all'arco il tedesco, e Terry fa un blocco eccezionale tenendo Bosh a 1 metro dal compagno impedendogli di avvicinarsi. Visto lo spazio Dirk non può che prendersi il tiro, e si alza in modo imperiale, facendo esplodere i tifosi dei bianco/blu. Poi è pazzia. 26'' al termine e rimessa per Lebron. La follia è di Terry che in modo assurdo perde l'uomo lasciandogli 5 metri per prendersi una comoda tripla del pareggio. 24.5'' e palla di nuovo a Kidd. Stessa solfa di prima, con Nowitzki che prende la palla sull'arco, ma è marcato stretto da Bosh. allora si inventa qualcosa di eccezionale che lo porta ad appoggiare la palla al tabellone con la mano sinistra. E' dentro. Più 2, con 3'' da giocare. La tripla decisiva la prende Wade, ma la palla si abbatte sul secondo ferro, consegnando la vittoria a Dallas.
Ora la serie si sposta in casa dei vincitori. Tutto è assolutamente aperto, ma questa partita e questa rimonta potrebbero intaccare qualcosa nella mente dei tanto osannati Miami Heat, che potrebbero sentire la pressione più degli avversari.

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