giovedì 16 giugno 2011

Diego Dellasega, un salto nel suo "mondo"

Diego Dellasega nasce il 4 dicembre 1990, ed è uno dei talenti emergenti nel panorama italiano di salto con gli sci. Vive a Predazzo, ha esordito in CdM a Kligenthal nel febbraio 2009, è arrivato terzo ai mondiali Juniores di Hinterzarten lo scorso anno dietro a due ottimi atòeti come Hayboch e Prevc, e ha vinto una prova di Continental Cup a Sapporo.
Diego, come è nata la tua passione per il salto?
La passione è nata grazie a mio padre, anch'egli saltatore ai suoi tempi, e dal quel momento non son più riuscito a smettere..
La squadra italiana è tutta molto giovane, tra gli altri ricordiamo Colloredo, Bresadola, Cecon e Morassi: come sono i rapporti tra di voi?
C'è una bellissima atmosfera di amicizia, che aiuta a mantenere un ottimo clima di tranquillità. Questo ci aiuta anche negli allenamenti, che sono rilassati al punto giusto.
Quali sono i tuoi abiettivi personali per le gare estive?
Non mi pongo nessun obiettivo: così ho sbagliato lo scorso anno montandomi la testa, e non voglio commettere lo stesso errore. L'importante è allenarsi al 100% per dare il massimo durante la stagione invernale.
L'F-value: strumento molto utile, in quanto riesce a compensare alcune difficoltà legate al vento, ma allo stesso tempo molto contestato, specialmente dalla squadra austriaca. Qual è il tuo punto di vista?
Alcuni saltatori non lo vogliono, mentre altri rimangono indifferenti. Quando si è in forma si riesce a saltare bene con qualsiasi situazione atmosferica, ma ovviamente avere un po' di aria favorevole in gara è sempre meglio. Credo sarebbe comunque meglio rivalutarlo, specialmente conferendo un coefficiente di compensazione maggiore per coloro che trovano una situazione nettamente sfavorevole, come delle folate di vento da dietro.
Nessun obiettivo neppure per la stagione invernale?
No. L'importante è rimanere concentrati da fine novembre a metà Marzo. Certamente le gare di Vikersund(trampolino di volo da 225m, ndr) saranno interessanti.
Se c'è stato, qual'è stato il momento più difficile della tua carriera?
Certamente 3 anni fa, quando non sapevo se continuare. Avevo 17 anni, e fino ad allora facevo il combinatista. Ma mi sono accorto che durante gli allenamenti non riuscivo più a mettere la grinta necessaria. Ha stretto i denti ancora per un inverno, finchè mi è stato chiesto di fare solo salto: ho accettato subito, e sono qua...
Un giudizio sulla passata stagione, e un particolare tecnico da migliorare per la prossima.
Due anni fa sono andato meglio di quanto mi aspettassi, e questo mi ha fatto iniziare l'ultima stagione con la testa montata: grande errore da parte di un atleta ormai professionista, ma mi è servito per non farlo più in futuro. Dal punto di vista tecnico devo migliorare dal punto di vista dello stretching e la mobilità delle caviglie per avere una posizione di lancio ottimale: poi si incomincia a ballare...

Ringrazio di cuore Diego che è stato molto disponibile a rilasciarmi quest'intervista. E' la prima della mia vita, e spero che vi sia piaciuta. Io ho fatto del mio meglio, spero sia sufficiente...

1 commento:

  1. Bravo bella intervista e grazie davvero a Diego per la sua disponibilità.

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