La sconfitta con Tsonga ha aperto un dibattito se Federer potrà vincere ancora uno volta uno slam e se davvero riuscirà a tornare ad essere il più forte di tutti. Una sconfitta improvvisa ed inaspettata, perchè se sei sopra due set a zero e ti chiami Federer e giochi sull'erba difficilmente pensi di poter perdere il match. Invece è quello che è successo e la delusione sul volto dello svizzero era ben visibile, perchè mai come negli ultimi due anni si sentiva di poter conquistare uno slam. Certo Federer ha perso ma non bisogna togliere i meriti alla prestazione strepitosa di Tsonga, che molto probabilmente ha giocato la partita della vita. Il francese dal terzo set in poi è sembrato una macchina indistruttibile, zero errori, mille vincenti, tanti ace, insomma quasi invincibile.
Tutto il pubblico però si aspettava la reazione di Federer, la reazione del campione che sa che non può perdere ancora. Una reazione che non è arrivata, perchè Federer è andato spegnendosi con la fine del match, quasi come se sapesse gia la fine.
Peccato per lo svizzero che sembrava davvero essere il più in forma tra i Fab Four, e sembrava proiettarsi verso una splendida vittoria sulla sua amata erba.
Non è la prima delusione per lo svizzero che non vince uno slam dall'Australian Open e non solo è tornato in finale quest'anno solo al Rolland Garros. Sono davvero troppe le occasioni gettate al vento dallo svizzero, che in tante occasioni ha smarrito il suo meraviglioso gioco e perso partite già vinte in partenza.
Non è la prima delusione per lo svizzero che non vince uno slam dall'Australian Open e non solo è tornato in finale quest'anno solo al Rolland Garros. Sono davvero troppe le occasioni gettate al vento dallo svizzero, che in tante occasioni ha smarrito il suo meraviglioso gioco e perso partite già vinte in partenza.
L'analisi su Roger non deve essere fatta su come gioca (è il più bello da vedere tennisticamente parlando) ma sulla sua condotta psicologica di alcuni match. Lo svizzero non sembra avere più quel killer instinct di un tempo e che gli permetteva di farsi a bocconi gli avversari.
La rivalità con Nadal, l'ascesa di Djoko sono tutti fattori entrati nella testa del campione svizzero, fattori che bloccano Roger in ogni finale contro Nadal (se notate non vince mai in una finale con lo spagnolo) e che salvo eccezioni come nell'ultimo slam francese fuoriescono anche contro il serbo.
Proprio l'ultima vittoria contro Djokovic sembrava far sperare nel ritorno del Re, autore della sua miglior partita sulla terra rossa; ed invece l'uscita di Wimbledon fa tornare i fantasmi di una fine per lo svizzero.
Una fine che speriamo arrivi il più tardi possibile perchè per noi amanti del tennis veder Federer giocare è sempre uno spettacolo unico e partite come la semifinale di Parigi rimangono intatte nei nostri occhi come lo spot perfetto per il tennis mondiale.
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