venerdì 22 luglio 2011

SARA' URUGUAY-PARAGUAY

Si può arrivare in finale senza mai vincere una partita? La risposta più naturale sarebbe no, ma il Paraguay è riuscito a compiere quest'impresa. Cinque pareggi in cinque incontri e finale prenotata dopo 32 anni.
La squadra di Martinez, dopo aver eliminato incredibilmente il Brasile ai quarti, supera 5a3 ai calci di rigore la sorpresa Venezuela. Un'altra vittoria senza praticamente mai tirare in porta e con il portiere Villar ancora eroe di una squadra che è diventata la principale artefice mondiale del catenaccio. Il Venezuela si è fermato ai tre legni colpiti e alle numerose occasioni sprecate nei 90 minuti e nei successivi supplementari. Ai rigori decisivo risulta l'errore di Lusada, che si fa ipnotizzare da Villar e gela i sogni della prima finale per i venezuelani.
Nel finale dopo il rigore-qualificazione di Veron scoppia un'assurda rissa tra i giocatori delle due squadre, l'ennesima brutta figura per un calcio sudamericano che non sembra proprio guarire. Una rissa che priverà il Paraguay del suo allenatore e molto probabilmente di qualche altro giocatore, visto che potrebbero fioccare pesanti squalifiche.

Se da una parte c'è il noiosissimo Paraguay, dall'altra parte troviamo il bellissimo e divertente Uruguay del maestro Tabarez. La celeste supera in semifina il Perù di Vargas(espulso nel finale) e Guerrero (delude proprio quando conta) grazie alla doppietta in sette minuti di Suarez. La stella del Liverpool trascina la sua nazionale alla finale e regala all'Uruguay la possibilità di diventare la regina indiscussa del Sud America con 15 successi. I gol arrivano nella ripresa: prima Suarez ribatte in rete il tiro di Forlan respinto malamente da Fernandez e poi lo stesso attaccante del Liverpool lanciato perfettamente sul filo del fuorigioco, supera il portiere peruviano, appoggiando delicatamente il pallone in porta.

Domenica sera ci sarà la finale con l'Uruguay sicuramente favorito, che dovrà superare il muro paraguaiano per poter alzare al cielo il trofeo ma la squadra di Martinez è pronta a rimostrare il catenaccio che l'ha portata fin qui, perchè nel calcio non sempre vince il più forte; altrimenti ci sarebbero altre nazionali a giocarsi la finale.
In finale ci sono arrivate per motivi diversi le due nazionali che hanno dimostrato di essere più squadra ed è la lezione che devono imparare le grandi deluse di questa Copa America, Brasile ed Argentina, uscite prematuramente dal torneo che le doveva vedere assolute protagoniste.

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