Una prestazione mostruosa per la campionessa veneta, che annienta completamente le avversarie nei secondi 200 metri e chiude con un impressionante 4'01"97", che vale la quinta prestazione mondiale di sempre. La britannica Addlington, seconda, e la francese Muffat arrivano con 2" di ritardo e non possono fare altro che sottomettersi allo strapotere della nostra Federica.
A fine gara l'azzurra ha dichiarato di sentirsi benissimo e di aver ritrovato le stesse sensazioni di Roma 2009, sensazioni che sembravano sparita ma che, dopo la parentesi parigina con il nuovo tecnico Lucas, sembrano essere perfettamente ritornate.
la linguaccia felice di Fede all'arrivo.
Ora l'aspettano le fatiche dei 200 e dell'incognita 800, ma la Federica vista oggi può davvero far sognare tutti i suoi tifosi in una tripletta che sarebbe meravigliosa e quasi miracolosa
Nelle altre gare della giornata da segnalare ci sono il quarto posto della 4x100 maschile e la finale conquistata da Fabio Scozzoli nei 100 rana con l'incredibile tempo di 59"83 (nuovo record italiano).
La staffetta guidata da capitan Magnini finisce quarta in una gara con dei tempi spaventosi ed innarivabili per i nostri ragazzi, che polverizzano il record italiano, stabilendo il nuovo limite nazionale a 3'12"39, tempo che permette anche la qualificazione olimpica e che un tempo avrebbe permesso a qualsiasi staffetta di distruggere la gara e di vincere l'oro. Purtroppo i nostri azzurri si devono accontentare della medaglia di legno dietro ad una sorprendente Australia, capace di mettersi dietro le due super potenze della velocità Francia e Usa. Ma dalla parte dei nostri ragazzi (Dotto,Orsi,Santucci) c'è la loro età, infatti sono tutti ragazzi del 1989 e fra qualche anno siamo sicuri che saranno grandi protagonisti.
Oltre all'oro di Fede, la sorpresa più bella arriva da Fabio Scozzoli. Il campione europeo dei 50 rana centra la finale con il terzo tempo della semifinale. Un tempo clamoroso che rilancia le possibilità di una medaglia, molto probabilmente quella di bronzo, perchè il norvegese Dale Oen e il giapponese Kitajima sembrano inarrivabili.
Questa era solo la prima giornata e sono già arrivate le prime soddisfazioni, non spetta altro che aspettare le altre giornate con ancora più entusiasmo e consapevolezza che i nostri azzurri ci sono.
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