Sentenza pesante quella che ha colpito la Fininvest fra ieri e oggi, ma non voglio entrare nel merito politico e giudiziario. L’unica cosa che conta è che l’azienda, di proprietà di Silvio Berlusconi, dovrà rimborsare lo Stato con 560 milioni di euro. Ed è qui che si entra nel campo calcistico, siccome, com’è noto, tutte le azioni di mercato del Milan sono strettamente dipendenti dalla famiglia Berlusconi, che ora ha una grana in più da risolvere, lasciando in sospeso il probabile arrivo di quel “mister x” tanto promesso anche da Galliani in queste ultime settimane.
Il mercato dei rossoneri sembra bloccato, ma a pensarci bene la società è stata abile a giocare d’anticipo acquistando a parametro zero già a maggio Mexes e Taiwo, riscattando Boateng, Paloschi, Strasser e Zigoni per appena 12 mln dal Genoa e portando a termine uno scambio di comproprietà con i liguri e il Torino che ha visto sbarcare a Milanello El Shaarawy e Comi (punta classe ‘92 dal fisico possente) per Merkel, Verdi e Oduamadi, mandati a farsi le ossa con le “piccole” con maggiori opportunità di vedere il campo.
Se, come promesso da Allegri, sia Cassano che soprattutto Paloschi rimarranno in rosa, l’unico tassello mancante è proprio un centrocampista abile a inserirsi e con i piedi buoni per dare il cambio all’ormai quasi scoppiato Clarence Seedorf, siccome Emanuelson non ha convinto a pieno e potrebbe risultare utile come contropartita tecnica (più soldi ovviamente) per arrivare al tanto sognato Mister X, ammesso che la vicenda sopracitata non impedisca il regolare svolgimento del mercato. Galliani ha fatto sapere che il Patron sarà presente martedì 12 al raduno ed è molto probabile che nella conferenza stampa di rito renderà note le proprie intenzioni per non impedire alla “sua creatura” (cit. Galliani) di rinforzarsi.
A questo punto non ci resta che aspettare martedì, con la speranza (rossonera) che il mercato non sia finito il 10 di luglio.
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