Dai nostri inviati a Briançon, Santo Gianluca e Francesco Caligaris
Un attacco splendido. Andy Schleck, da tanti criticato per essere poco combattivo in gara, ha stupito tutti, andando a vincere quello che per ora è il vero tappone di questo Tour de France. Da Pinerolo fin sul Galibier, svettando prima su Agnello e Izoard.
La prima parte di gara fila regolare, e si stacca la fuga di giornata, formata da una quindicina di corridori. I più in vista sono: Hoogerland, Iglinsky, Roche, Posthuma e Monfort. Proprio gli ultimi due sono compagni del giovane lussemburghese che veste la maglia della Leopard. Se l'Agnelloviene superato in modo regolare di certo non si puó dire lo stesso dell'Izoard. Infatti pare subito chiaro che la squadra dei fratelli Schleck abbia intenzioni guerriglieri. Prendono in mano la corsa con vigore, mettendosi a tirare si nel gruppo di testa che in quello dei big, che viene abbondantemente scremato. Davanti peró resta da solo Iglinsky, dell'Astana. Dietro di lui Monfort a inseguire con Roche, ancora più indietro Posthuma. Tutto ció è il preludio all'attacco di Andy, che fuoriesce dal gruppo a 62km dal traguardo. L'unico che prova timidamente a seguirlo è Rolland, che dopo poche decine di metri si ferma, per stare vicino al capitano Voeckler.
Il capitano dell'Europcar decide di non inseguire, e per qualche minuto i big attendono. Il lussemburghese di certo non si fa pregare, e con un gran ritmo riesce a fare il vuoto. In cima, dopo aver sfruttato il lavoro di Posthuma, il vantaggio è di 2'10". Subito dopo lo scollinamento incontra anche Monfort, che disegna per lui traiettoie perfette. Tant'è che a Briancon il gruppetto di Andy passa con 1' di ritardo dal leader solitario Iglinsky, ma ben 3' di vantaggio sul gruppo che comprende tutti i migliori. Ancora grande lavoro di Monfort, che transita pancia a terra tirando come un pazzo. Stesso dicasi dietro per un BMC, la cui azione risulta peró meno efficacie. All'attacco vero e proprio del Galibier infatti Andy, rimasto da solo, ha 4' di vantaggio.
Fiutando il pericolo Evans rompe gli indugi, e inizia a fare una vera e propria cronoscalata, che mettetutti in fila. A pagarne le conseguenze maggiori sono gli spagnoli, Contador e Sanchez, che perdono più di 4' dal vincitore odierno.
A transitare per primo sulla linea del traguardo è Andy Schleck, che porta a compimento un'azione fantastica, nonostante delle difficoltà, comprensibili, nel finale. Alle sue spalle il fratello Frank, che scavalca Evans nelle ultime rampe. Il suo distacco è di 2'07" da Andy, mentre a 2'15" arriva Evans, seguito da Basso, Voekler e Cunego, tutti leggermente staccati l'uno dall'altro.
In classifica generale guida ancora T-Jaune, con 15" su Schleck, e 1' circa sul fratello grande e Evans. Dietro, ma molto staccati, a 3'46" Basso e Cunego, che ora per agguantare il podio devono fare qualcosa di eccezionale. Anco
Lo spazio ci sarebbe oggi: si arriva sull'Alpe d'Huez. 109km in cui si affronteranno Telegraph, di prima categoria, il Galibier dal versante più duro, HC ovviamente, e la sopracitata che nel 2008 regaló la vittoria nella generale a Carlos Sastre. Ci si puó attendere di tutto, e il finale è meno che mai scontato...
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