Bentornati amici lettori per il consueto appuntamento con il
più bello campionato del mondo (sì, per me lo è ancora!). Dodicesima giornata “spezzata”,
cominciata venerdì e conclusa domenica sera in quel di San Siro. Al comando troviamo
la Juventus con 25 punti (e con il match di Napoli in meno, da recuperare
domani sera), seguita a una sola lunghezza dal Milan e dall’Udinese. Rimane a
22 la Lazio, mentre torna alla vittoria il Palermo, quinto a quota 19. Seconda vittoria
consecutiva per l’Inter, che sale a 14, e anche per il Cesena, che va a 9 e
cede l’ultimo posto in classifica al Lecce (8).
Venerdì, come detto, la prima partita, che ha visto una non
bellissima ma spietata Udinese sconfiggere per 2-0 la Roma, ancora troppo
disattenta nella fase difensiva. Dopo un primo tempo giocato alla pari, nella
ripresa salgono in cattedra Armero e Isla, che cominciano a mettere in
apprensione la difesa giallorossa, specialmente Taddei che proprio un terzino
non è. Così, dopo un gran contropiede non finalizzato da Lamela, all’80’ Di
Natale scatta benissimo alle spalle di Kjaer e buca Stekelemburg per l’1-0
friulano. All’88’ ecco il raddoppio, firmato Isla dopo una grande discesa sulla
fascia del sempre più sorprendente Armero.
Nel dopo partita brutto episodio nello spogliatoio dei
ragazzi di Luis Enrique, con Osvaldo che colpisce Lamela con un pungo: il
centravanti azzurro è stato sospeso per 10 giorni dalla società.
Raffaele Rubino, 34 anni, unico giocatore in Italia ad avere segnato con la stessa maglia dalla C2 alla A |
Sabato alle 18 si sono giocati due autentici scontri salvezza
e lo spettacolo non è mancato nonostante il timore di perdere di tutte e
quattro le squadre. A Novara i padroni di casa centrano la seconda vittoria
stagionale superando il Parma per 2-1: ducali in vantaggio grazie ad un autogol
di Centurioni, pareggio piemontese a inizio ripresa grazie a capitan Rubino
(gran record per lui, in rete in tutti e quattro i campionati professionistici
con la stessa maglia, ovviamente quella del Novara) e definitivo 2-1 firmato
Rigoni. Nel finale il palo nega a Giovinco il pareggio su punizione.
A Lecce invece esulta il Catania, che passa grazie al primo
gol in Serie A del 26enne Barrientos, schierato da Montella proprio nelle battute
finali del match: ora per Di Francesco la situazione comincia a farsi critica.
Emozioni fino all’ultimo anche nelle partite del sabato
sera, nelle quali la Juve, con l’ennesima prova di forza, determinazione e
intensità espugna l’Olimpico battendo la Lazio per 1-0 (gol di Pepe al 34’). Non
demeritano i biancocelesti, fermati solo da un ottimo Buffon e dal palo, sul
quale si stampa un gran tiro del profeta Hernanes.
La gioia di Gigi Buffon dopo la vittoria sulla Lazio |
Pareggio per 1-1 fra Atalanta e Napoli, con gli azzurri fortunati
ad agguantare il pareggio al 94’ grazie al solito Cavani, che risponde a Denis.
Bellissima prestazione degli uomini di Colantuono, che senza la penalizzazione
sarebbero quinti con 20 punti, mentre il Napoli fa un passo indietro rispetto
alla grande prestazione mostrata martedì in Champions League: ora però bisogna
rimanere concentrati sul campionato, perché perdere domani contro la Juve
vorrebbe dire trovarsi a -12 dalla vetta (dopo altrettante giornate).
Siena continua a portare bene all’Inter, che passa sui
toscani grazie ad un guizzo allo scadere dell’oggetto del mistero Castaignos.
Brutta prova dei nerazzurri, ma l’importante era trovare i 3 punti per
continuare la striscia positiva della gestione Ranieri.
Adrian Mutu, doppietta di classe contro il Genoa |
Fa 6 su 6 al Barbera il Palermo di Mangia, che “se giocasse
solo in casa avrebbe già vinto lo scudetto”: Fiorentina sconfitta 2-0, in rete
Miccoli (poi infortunato) e Ilicic con un gran calcio di punizione. Stesso risultato
per il Cesena, che al Manuzzi supera il Genoa: decide a cavallo fra il 25’ e il
35’ della ripresa una splendida doppietta di Adrian Mutu.
Pareggio per 1-1 fra Cagliari e Bologna, a Di Vaio risponde
Conti su rigore.
Zlatan Ibrahimovic, 101 gol in serie A in 196 presenze |
Nel posticipo serale assoluta prova di forza del Milan, che
in soli 45’ segna 4-0 reti al Chievo e torna prepotentemente quasi in vetta al
campionato (distante, in attesa di Napoli-Juve, un solo punto). In rete Thiago
Silva (ieri capitano per la prima volta), Ibrahimovic (100° e 101° gol in serie
A per il genio di Malmoe) e Pato. Clivensi surclassati specialmente a
centrocampo, dove Luciano, Rigoni e Bradley devono inchinarsi ad una prova
monstre di Aquilani e soprattutto Nocerino e Van Bommel.
Prossimo turno che prevede ancora un match di venerdì
(Genoa-Milan), Inter-Udinese sabato sera e, fra tutte, Fiorentina-Roma domenica
alle 15.
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