mercoledì 2 novembre 2011

CICLISMO, IL PAGELLONE: I Migliori

Cari amici lettori. Ci siamo trovati assieme il 26 Aprile, o una data comunque simile. Nel bel mezzo della stagione ciclistica, e a pochi giorni dall'inizio del Giro d'Italia. La stagione è finita, tra i suoi alti e bassi, emozioni infinite come sempre. Proviamo a riviverla assieme mediante le pagelle dei principali protagonisti. Per motivi di spazi i voti saranno proposti in più tranches. Iniziamo con coloro che si sono meglio distinti durante la stagione.

GILBERT, Philippe: voto 9,5. Una stagione da incorniciare, vince da Marzo a Settembre. Tra i migliori al Giro delle Fiandre, dove sul Bobsberg riesce addirittura a staccare tutti, salvo essere recuperato nei chilometri finali. Assolo assoluto nelle Ardenne, dove fa triplete. Domina sul Cauberg l'Amstel, si impone di forza sul Mur de l'Huy alla Freccia, e a Liegi batte in una volata scontata i fratelli Schleck. Si riposa e si ripresenta al Tour, dove vince la prima tappa e la conquista la prima Maglia Gialla. Ci si potrebbe forse aspettare almeno un'altra vittoria, che però non arriva. Vince a San Sebastian e in Canada. Non si fa mai vedere in un Mondiale comunque non adatto, e nel finale di stagione non coglie successi a raffica come nelle scorse stagioni. Dominatore.


EVANS, Cadel: voto 10. Quando corre vince. E non lo fa a caso. Tirreno-Adriatico e Romandia, poi secondo al Delfinato prima del successo del Tour. Si scalda con la vittoria di tappa a Muur de Bretagne, poi gestisce e nelle giornate finali si va a prendere il successo. Memorabile nella tappa del Galibier l'inseguimento praticamente in solitario ad Andy Schleck, quando stacca quasi tutti gli avversari. E grande recupero anche il giorno dopo, quando una foratura sembra sfilargli una maglia quasi conquistata. Invece rimonta su Contador e Schleck. Nella crono di Grenoble fa un capolavoro, sancendo definitivamente la vittoria finale. Conclude così la sua stagione. Finalmente Re.

CAVENDISH, Mark: voto 9. Altra stagione da dominatore delle volate. Vince al Giro e al Tour, e tanto. Si porta a casa una Maglia Verde e tante polemiche per come affronta le salite. Va alla Vuelta per preparare il Mondiale, tornando a casa dopo 3 giorni. A Cophenagen la squadra lo pilota fino agli ultimi 3km, quando l'Australia prende in mano la situazione. Deve cavarsela da solo e lo fa alla grande, chiudendo davanti a tutti la volata.


HUSHOVD, Thor: voto 7,5. Ha portato fin quasi alla fine della stagione la Maglia di Campione del Mondo, onorandola al massimo. Sul pavee si difende alla grande, rimanendo sempre incollato a Cancellara. Sbaglia forse, non onorando la corsa e la Maglia al massimo, a non collaborare per andare a riprendere la fuga. Si presenta al Tour in splendido stato di forma. Terzo nella prima tappa, prende la Maglia nella seconda, e la difende per 7 giorni, anche in tappe impegnative. Poi vince due tappe pirenaiche con due fughe da lontano. Degno Campione del Mondo. Si presenta a Copenhagen tra i favoriti, ma quando il gruppo si spezza per una caduta lui rimane dietro e non può prender parte ad una volata che lo avrebbe quasi sicuramente visto protagonista. Tenace.

GOSS, Matthew: voto 7,5. Poche occasioni con i gradi di capitano, ma le sfrutta al meglio. Grandissima vittoria alla Milano-San Remo, specialmente in salita, poi è "facile" regolare il gruppetto dei superstiti in volata. Si presenta al Mondiale come outsiders, e per poco non riesce a battere Cavendish. Cinico.

SCHLECK, Andy: voto 7,5. Corre per bene 2 gare l'anno, e finisce a podio in entrambe le occasioni. Di certo non un bel comportamento. Inoltre alla Liegi non ha fatto nulla di serio per provare a vincere, quando era certo che allo sprint Gilbert avrebbe bruciato lui e il fratello. Ha perso il Tour, e probabilmente era il più forte del lotto. Da sottolineare la grande impresa del Galibier, che da sola varrebbe 10. Signorino.


CANCELLARA, Fabian: voto 7,5. 3 podi nelle Monumento non sono da tutti, ma non arriva l'acuto della vittoria.  La stagione può essere comunque vista in modo positivo. Sulle pietre rimane il migliore, e l'ha dimostrato, gli è mancata una squadra al fianco, perchè in entrambe le corse del Nord è rimasto solo negli ultimi 80km. Grande crescita in volata, che lo ha portato al podio a San Remo e 4o al Mondiale, al cospetto degli specialisti più puri. Questo ha comportato un calo a cronometro, ma i pro potrebbero essere maggiori dei contro. Fenice.

BOASSON-HAGEN, Edvald: voto 7,5. Finalmente si vede il talento cristallino che stavamo aspettando. Eneco Tour, due tappe al Tour e Amburgo sono un bel bottino, e l'impressione è che sia solo l'inizio. Progressi in salita, rischia di diventare l'uomo da classiche più completo. Polivalente.

VOECKLER, Thomas: voto 7,5. In Francia è eroe nazionale. Un Tour de France fantastico. Si prende la Maglia come meglio sa fare, con una fuga da lontano. Poi la tiene sulle montagne con le unghie e con i denti. La perde al terzultimo giorno sull'Alpe d'Huez, non certo un cavalcavia, anche per una tattica scellerata. Grintoso.

SAGAN, Peter: voto 7,5: un talento puro che più puro non si può. Vince dappertutto, addirittura 3 tappe all'esordio in un Grande Giro, la Vuelta. Si districa in arrivi di gruppo, su strappi, e pure in discesa. E ha solo 21 anni. Decisamente futuribile. Si aspetta il salto di qualità sulle lunghe distanze.

Nei prossimi gli altri voti, a cui seguirà un'analisi del movimento italiano.

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