Si è conclusa oggi pomeriggio la 10a giornata di Serie A,
privata però di due match. Genoa-Inter in programma alle 12.30 e
Napoli-Juventus (ore 20.45) sono state rimandate causa maltempo a data da
destinarsi (probabilmente intorno al 14-15 dicembre).
Le partite giocate, invece, hanno visto Udinese e Lazio
balzare al primo posto in classifica con 21 punti, seguite a 20 da un ottimo
Milan. Staccato il Palermo a 16, si può già creare un gruppetto formato proprio
dalle tre sopracitate e dalla Juve, momentaneamente quarta a quota 19. In coda
rimane ultimissimo il Cesena a quota 3, con davanti Novara a 7 e Lecce e Inter
(ma i neroazzurri hanno un match in meno) a 8.
Sabato alle 18 vittoria facile del Palermo in casa contro il
Bologna, e con questa sono 5 vittorie su 5 per i rosanero al Barbera. Decidono Zahavi,
Silvestre e Ilicic, inutile il gol bolognese siglato all’87’ dal solito Gaston
Ramirez.
Bojan Krikc entra e cambia la partita di Novara |
Alle 20.45 gran riscatto della Roma che si impone per 2 a 0
sul sintetico di Novara, terreno reso velocissimo e imprevedibile dalla
pioggia. Si decide tutto intorno al 75’: prima Bojan fa 1-0 su un gran lancio
di Pjanic, poi due minuti dopo è Osvaldo ad insaccare di testa su angolo. Luis
Enrique continua a non ritenersi pienamente soddisfatto dei suoi, ma l’importante
erano i 3 punti e per ora va bene così. Situazione che comincia a farsi
pericolosa per i piemontesi, che non vincono da più di un mese (unico successo
il 3-1 sull’Inter) e ora si trovano penultimi in graduatoria.
Beppe Sculli esulta dopo la rete al Parma |
Alle 15 gli altri match (ricordiamo l’annullamento di
Genoa-Inter e Napoli-Juventus): volano come detto all’inizio Udinese e Lazio,
che sembrano non risentire assolutamente delle fatiche di Europa League (anche
se va detto che i friulani giovedì a Madrid hanno risparmiato quasi tutti i
titolari). 2-1 e 1-0 i punteggi, maturati in casa rispettivamente contro Siena
e Parma.
Per i bianconeri apre le marcature Basta dopo 6’, raddoppia
l’eterno Di Natale e al Siena non basta la rete del giovane scuola Inter
Bolzoni.
All’Olimpico, invece, decide nel finale una rete di Sculli,
dopo che Zaccardo aveva salvato clamorosamente di mano sulla linea un tiro a
botta sicura di Kozak.
Il gran tiro a giro di Robinho che vale il 2-0 per il Milan |
Tiene il passo del duo di testa il Milan, che con un’autentica
prova di forza sconfigge un buon Catania per 4-0. Grande protagonista del match
lo svedese Ibrahimovic, autore della prima rete (al 7’ su rigore) e del fantastico
assist per il raddoppio di Robinho al 24’. Nella ripresa il Diavolo amministra
e colpisce nelle ripartenze: arrivano così il 3-0 (autogol di Lodi dopo un tiro
parato a Robinho, servito ancora stupendamente da Ibra) e pure il poker firmato
Zambrotta, lesto a insaccare un tap-in dopo la punizione di Aquilani. Nel finale
cerca gloria pure Pippo Inzaghi, ma Andujar è bravo a salvare di piede lo
specchio della porta. Allegri, dopo la scorsa sosta, aveva chiesto vittorie, e
così è stato. I rossoneri hanno battuto Palermo, Lecce, Parma, Roma e Catania,
rilanciandosi definitivamente per la lotta al tricolore.
Vittorie casalinghe per 1-0 per Chievo e Atalanta, che
battono rispettivamente Fiorentina (gol di Rigoni) e Cagliari (rete del Tanque Denis):
ora la panchina del tecnico viola Mihajilovic è più che a rischio, la società
prende tempo ma la squadra (e la città intera) è palesemente contro il tecnico.
Panchina amara e difficile anche quella di Arrigoni,
arrivato in settimana in quel di Cesena e già criticato per la sconfitta
casalinga nel match contro il Lecce, deciso da Cuadrado.
Ora il campionato si ferma per le nazionali, appuntamento a
sabato 19-11 con Inter-Cagliari, Fiorentina-Milan e Napoli-Lazio, mentre
domenica spiccano Juventus-Palermo alle 15 e Roma-Udinese nel posticipo.
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