Bentornati cari lettori. È andata in archivio l’undicesima
giornata di Serie A, non senza sorprese, e possiamo già fare importanti
considerazioni sul campionato: vola la Juventus, che ora comanda la classifica
con 22 punti (e una partita in meno) insieme alla Lazio, salvata a Napoli da
Marchetti. A 21 Milan e Udinese perdono un’importante occasione per salire in
vetta (ovviamente in attesa del recupero di Napoli-Juve), mentre dietro,
staccata di 4 punti, si rivede la Roma spumeggiante davanti ma ballerina dietro
di Luis Enrique. In coda si rialza l’Inter, ora a quota 11, e ottiene la prima
vittoria anche il Cesena. Adesso i romagnoli sono a quota 6, ma con davanti Novara
a 7, Lecce a 8 e Bologna a 10.
Sabato alle 18 è andato in scena il primo anticipo, che ha
visto l’Inter imporsi al Meazza per 2-1 contro un Cagliari troppo passivo e
permissivo nei confronti dei nerazzurri. Assente Snejider infortunato, il posto
dell’olandese è occupato dal giovane Coutinho.
Coutinho festeggiato da Motta e Alvarez dopo il gol |
Nel primo tempo da segnalare due prodezze di Agazzi, che
evita il gol (grazie anche all’aiuto della traversa) prima a Pazzini e poi a
Zarate su punizione, poi nella ripresa, grazie all’ingresso di Alvarez per uno
spento Zarate, ecco le reti: la prima è opera di Thiago Motta (in fuorigioco),
mentre il raddoppio porta la firma di Coutinho. Nel finale Larrivey accorcia le
distanze, ma non basta.
Alle 20.45 Fiorentina-Milan e Napoli-Lazio si concludono
entrambe a reti bianche. Buon Milan a Firenze, bloccato solo dalla sfortuna
(palo di Pato nel finale) e da Mazzoleni, che prima annulla un gol regolare di
Seedorf e poi priva i rossoneri di due rigori netti. Positivo comunque l’esordio
di Delio Rossi sulla panchina viola, il tecnico è già parecchio amato dai
tifosi. Stesso risultato per Napoli e Lazio, e anche qui da segnalare un episodio
dubbio: Cavani, lanciato a rete, viene fermato per fuorigioco, ma le immagini
non confermano l’interpretazione dell’arbitro. Nel finale forcing incredibile
degli azzurri, che sbattono più volte contro un fenomenale Marchetti.
Il lunch match ha visto la vittoria del Cesena al Dall’Ara contro
il Bologna: decide all’86’ Parolo con un gran tiro da fuori.
Come detto all’inizio, superba prestazione della Juve, che
in casa supera il Palermo per 3-0 grazie alle reti di Pepe, Matri e Marchisio e
comincia a far sognare (e a sognare) il tricolore. Brutto Palermo, che in
trasferta ne ha perse 5 su 6 e non ha ancora segnato un gol.
Matri esulta dopo il 2-0 |
Vittorie per Genoa, Chievo e Parma, che sconfiggono
rispettivamente Novara (1-0 Veloso allo scadere), Catania (rigore di Pellissier
e raddoppio di Sammarco, poi Sorrentino para un rigore a Lodi e rende inutile
il gol del definitivo 1-2 di Almiron) e Udinese (2-0, decidono nella ripresa
Biabiany e Giovinco dal dischetto).
Pareggio per 2-2 a Siena fra i padroni di casa e l’Atalanta,
passata due volte in vantaggio grazie al solito Denis, ma raggiunta prima da D’Agostino
e poi da Gazzi.
Nel posticipo vittoria della Roma per 2-1 contro il Lecce.
Apre le marcature Pjanic e raddoppia Gago, poi sia Bojan che Lamela sbagliano
occasioni d’oro e Bertolacci fa 2-1. All’80’ assoluta prodezza di Osvaldo in rovesciata (il
gol più bello del campionato?), ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il numero
9 giallorosso era in posizione regolare di almeno un metro, e questo dice tutto
sul week-end negativo dei fischietti nostrani.
Osvaldo incredulo dopo l'annullamento della sua prodezza |
Il prossimo turno vede l’anticipo di venerdì sera fra
Udinese e Roma, 4 partite il sabato (fra cui spicca lo scontro al vertice tra
Lazio-Juventus) e le restanti la domenica.
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