martedì 29 novembre 2011
BIATHLON: tutto pronto per la nuova stagione
Dopo una lunga attesa domani, finalmente, inizierà anche la Coppa del Mondo di biathlon. Dopo sci alpino e sci nordico, è tempo anche per i biathleti di tornare alle competizioni. Come ormai d'abitudine negli ultimi anni si partirà da Oestersund (in Svezia), con la 20km maschile, seguita nella giornata di giovedì dall'individuale femminile. Tra venerdì, sabato e domenica si disputeranno invece sprint ed inseguimento. Tutti format di gara che, se già non vi sono familiari, imparerete a conoscere durate l'arco della stagione. Vediamo quali possono essere i possibili protagonisti e conosciamo meglio coloro che difenderanno i colori azzurri.
Uno sguardo alla cadetteria: 17a giornata
Torna alla vittoria il Torino dopo 3 pareggi di fila e ora i granata comandano la classifica con 38
punti, 5 in più del Pescara, 6 del Sassuolo e 7 di Padova e Verona. Secondo
pari di fila invece per la nuova Sampdoria di Iachini, ancora bloccata a 24
punti (e staccata 4 punti dall’ultimo posto buono per i play-off), mentre
crolla il Bari, fermo a 20. In coda terza vittoria consecutiva (la prima
casalinga dopo 17 turni) per l’Ascoli, che sale a 8 punti e si porta a
solamente -6 da Gubbio e Nocerina penultimi.
La diciottesima giornata vede in programma sabato alle 15 il
big match Padova-Torino (insieme a tutte le altre partite) e alle 18 Reggina-Sampdoria.
Chiude lunedì 5 l’incontro al San Nicola di Bari fra i galletti e il
Cittadella.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo nel turno appena
concluso.
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lunedì 28 novembre 2011
Serie A: Volano JUVE, MILAN E UDINESE. Che record per RUBINO!
Bentornati amici lettori per il consueto appuntamento con il
più bello campionato del mondo (sì, per me lo è ancora!). Dodicesima giornata “spezzata”,
cominciata venerdì e conclusa domenica sera in quel di San Siro. Al comando troviamo
la Juventus con 25 punti (e con il match di Napoli in meno, da recuperare
domani sera), seguita a una sola lunghezza dal Milan e dall’Udinese. Rimane a
22 la Lazio, mentre torna alla vittoria il Palermo, quinto a quota 19. Seconda vittoria
consecutiva per l’Inter, che sale a 14, e anche per il Cesena, che va a 9 e
cede l’ultimo posto in classifica al Lecce (8).
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Golf: Gli Stati Uniti sono Campioni del Mondo. Delude l'Italia dei fratelli Molinari
Si è conclusa stamattina nell'isola di Hainan in Cina la 56esima edizione della World Cupdi golf.
Un vero e proprio campionato del mondo a cui partecipano 28 squadre e che due anni fa vide trionfare proprio l'Italia con i fratelli Molinari.
Purtroppo quest'anno l'impresa non è riuscita e i due fratelli torinesi hanno chiuso aldiciassettesimo posto dopo un deludente ultimo giro. A trionfare è stata la coppiastatunitense, capitanata da Matt Kuchar e Gary Woodland, che oltre alla coppa porteranno a casa la cifra di 2.400.000$,
Nell'ultimo giro si partiva con un' Irlanda strafavorita per il successo finale ed invece a spuntarla è stata proprio la coppia americana, unica insieme alla Germania nel reggere la pressione delle ultime 18 buche, realizzando un ottimo ultimo giro in 67 (-5 di giornata e 264 nel torneo) e riuscendo a contenere la rimonta di una super Inghilterra, che ha chiuso a soli due colpi dai vincitori, trascinata dal solito Ian Poulter, che si esalta sempre in rassegne come queste.
Decisivi per gli States sono stati i patt di Kuchar nelle prime buche ed il clamoroso birdie diWoodland nel par5 della 12, un putt lunghissimo ed infilato da distanza assiderale. Per la nazionale a stelle e strisce si tratta del ventiquattresimo successo, che consolida il primato nella speciale classifica delle nazionali con più vittorie nella World Cup.
Delude molto l'Irlanda del nuovo fenomeno del golf mondiale Rory McIlroy e di GraemeMcDowell, che dopo aver controllato nelle prime tre giornate, è crollata proprio nell'ultimo round, chiudendo pari con il par e gettando via una vittoria quasi sicura, scivolando addirittura fuori dal podio. Un grande rammarico per la coppia irlandese, per cui la World Cup rimane un grande tabù, visto il secondo posto della scorsa edizione dietro agli azzurri.
Grande delusione per l'Italia, che sognava di ripetere uno storico bis. Purtroppo ci dobbiamo accontentare di un deludente diciassettesimo posto, frutto di ultimo giro pessimo (72 di giornata) e chiuso addiruttura due sopra par. Difficile aspettarsi da Francesco ed Edoardo un finale così, visto che nella formula del Foursome i Molinari sono tra le coppie migliori al mondo. Tre bogey e un doppio bogey spengono le speranze azzurre di centrare un posto sul podio, anzi catapultano la nostra coppia indietro di dieci posizioni.
La posizione finale rispecchia in parte un anno con poche soddisfazioni per il golf italiano nel Tour europeo e mondiale, con l'unica eccezione di Lorenzo Gagli, che è riuscito ad ottenere a suon di grandi prestazioni la carta per giocare sull'European Tour stabilmente dal prossimo anno. Dai fratelli Molinari e da Matteo Manassero ci si aspettava molto di più, ma forse l'attesa di un intero movimento e l'esplosione di questo sport hanno messo quella pressione di troppo, che ha bloccato i nostri giocatori nelle maggior parte dei tornei.
Qui sotto troverete la classifica finale delle prime dieci nazionale della 56esimaWorld Cup:
1 STATI UNITI -24 (264)
2 INGHILTERRA - 22 (266)
2 GERMANIA - 22 (266)
4 AUSTRALIA - 21 (267)
4 IRLANDA - 21 (267)
4 OLANDA -21 (267)
4 SCOZIA -21 (267)
Un vero e proprio campionato del mondo a cui partecipano 28 squadre e che due anni fa vide trionfare proprio l'Italia con i fratelli Molinari.
Purtroppo quest'anno l'impresa non è riuscita e i due fratelli torinesi hanno chiuso aldiciassettesimo posto dopo un deludente ultimo giro. A trionfare è stata la coppiastatunitense, capitanata da Matt Kuchar e Gary Woodland, che oltre alla coppa porteranno a casa la cifra di 2.400.000$,
Nell'ultimo giro si partiva con un' Irlanda strafavorita per il successo finale ed invece a spuntarla è stata proprio la coppia americana, unica insieme alla Germania nel reggere la pressione delle ultime 18 buche, realizzando un ottimo ultimo giro in 67 (-5 di giornata e 264 nel torneo) e riuscendo a contenere la rimonta di una super Inghilterra, che ha chiuso a soli due colpi dai vincitori, trascinata dal solito Ian Poulter, che si esalta sempre in rassegne come queste.
Decisivi per gli States sono stati i patt di Kuchar nelle prime buche ed il clamoroso birdie diWoodland nel par5 della 12, un putt lunghissimo ed infilato da distanza assiderale. Per la nazionale a stelle e strisce si tratta del ventiquattresimo successo, che consolida il primato nella speciale classifica delle nazionali con più vittorie nella World Cup.
Delude molto l'Irlanda del nuovo fenomeno del golf mondiale Rory McIlroy e di GraemeMcDowell, che dopo aver controllato nelle prime tre giornate, è crollata proprio nell'ultimo round, chiudendo pari con il par e gettando via una vittoria quasi sicura, scivolando addirittura fuori dal podio. Un grande rammarico per la coppia irlandese, per cui la World Cup rimane un grande tabù, visto il secondo posto della scorsa edizione dietro agli azzurri.
Grande delusione per l'Italia, che sognava di ripetere uno storico bis. Purtroppo ci dobbiamo accontentare di un deludente diciassettesimo posto, frutto di ultimo giro pessimo (72 di giornata) e chiuso addiruttura due sopra par. Difficile aspettarsi da Francesco ed Edoardo un finale così, visto che nella formula del Foursome i Molinari sono tra le coppie migliori al mondo. Tre bogey e un doppio bogey spengono le speranze azzurre di centrare un posto sul podio, anzi catapultano la nostra coppia indietro di dieci posizioni.
La posizione finale rispecchia in parte un anno con poche soddisfazioni per il golf italiano nel Tour europeo e mondiale, con l'unica eccezione di Lorenzo Gagli, che è riuscito ad ottenere a suon di grandi prestazioni la carta per giocare sull'European Tour stabilmente dal prossimo anno. Dai fratelli Molinari e da Matteo Manassero ci si aspettava molto di più, ma forse l'attesa di un intero movimento e l'esplosione di questo sport hanno messo quella pressione di troppo, che ha bloccato i nostri giocatori nelle maggior parte dei tornei.
Qui sotto troverete la classifica finale delle prime dieci nazionale della 56esimaWorld Cup:
1 STATI UNITI -24 (264)
2 INGHILTERRA - 22 (266)
2 GERMANIA - 22 (266)
4 AUSTRALIA - 21 (267)
4 IRLANDA - 21 (267)
4 OLANDA -21 (267)
4 SCOZIA -21 (267)
8 GALLES -20 (268)
9 SPAGNA -19 (269)
9 KOREA - 19 (269)
17 ITALIA -14 (274)
Andrea Ziglio
Andrea Ziglio
olimpiazzurra.blogspot.com
domenica 27 novembre 2011
Salto con gli sci: l'Austria domina a Kuusamo
Finalmente, dopo i rinvii di venerdì e sabato, oggi si sono potute disputare le prime gare di salto con gli sci. Assente la squadra azzurra, che ha preferito saltare le gare di questo week.end per concentrarsi sulle competizioni che si disputeranno a Lillehammer tra venerdì e domenica prossimi. Nella mattinata si è disputata la gara a squadre, su una sola serie a causa delle avverse condizioni meteo, vinta dalla favoritissima Austria davanti a Giappone, Russia e Germania. Giornata piena di impegni, con la qualificazione che si è svolta praticamente subito prima dell'inizio della gara ufficiale.
Le condizioni di vento rimangono comunque abbastanza ballerine e gli atleti saltano in una discreta nebbia. Ad avvantaggiarsi nella prima serie è Gregor Schlierenzauer, che apre un podio parziale completamente austriaco, completato da Andreas Kofler e Thomas Morgestern. Il detentore della sfera di cristallo mantiene la terza posizione anche al termine della seconda serie di salti, mentre si invertono le prime due posizioni: Schlierenzauer, che aveva trovato condizioni di vento favorevoli nella prima manche, non è aiutato da Eolo e vede il suo vantaggio, di 8,8 punti, svanire. Alla fine il distacco tra lui e Kofler è di soli sette decimi di punto.
Per il ventisettenne si tratta della sesta vittoria in carriera e per il secondo anno consecutivo ha vinto la prova di apertura della Coppa del Mondo, sempre a Kuusamo. Se tra i primi due il divario è stato minimo, la forbice si apre se si considerano gli altri. Moergestern finisce a 8 punti dai primi, mentre il distacco del polacco Kamil Stoch, quarto, dal gradino più basso del podio, è di 17 punti. Alle sue spalle si piazzano il ceco Roman Koudelka ed il tedesco Severin Freund, seguiti a loro volta dal russo Denis Kornilov. Per l'ennesima volta l'Austria si conferma la massima forza mondiale della disciplina, monopolizzando il podio e dominando, come detto, la gara a squadre.
La Coppa del Mondo ripartirà venerdì da Lillehammer e vedrà disputarsi gare sia da trampolino piccolo che da trampolino grande. Oltre alla squadra azzurra si aggregherà al gruppo anche lo svizzero Simon Amman, che ha preferito saltare la tappa di questo fine settimana.
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Gianluca Santo
venerdì 25 novembre 2011
Salto con gli sci: tutto pronto per la nuova stagione.
Inizierà domani, sabato 26 novembre, la nuova stagione di salto con gli sci a Kuusamo (Finlandia), dove si svolgeranno nel fine settimana anche le gare di sci di fondo. Durante l'estate si sono svolte, come di consueto, le gare estive, valide per il Summer Gran Prix, la cui classifica generale è stata vinta da Thomas Morgestern, vincitore anche dell'ultima Coppa del Mondo.
Proprio l'austriaco è uno dei favoriti principali per il successo nella prossima stagione, ma dovrà vedersela con avversari agguerriti. Il più pericoloso sembra essere Gregor Schlierenzauer, connazionale di Morgestern, e ancora più giovane. A soli 21 anni è già tra i più vincenti saltatori di sempre e detiene il record di vittorie in gare di volo, specialità nella quale risulta il numero 1 al Mondo. Lo scorso inverno non è riuscito a esprimere le sue doti per dei problemi di natura tecnica, uniti anche ad un infortunio al ginocchio, già operato in passato, che l'ha tenuto lontano dai trampolini per più tempo di quanto avrebbe voluto. Nell'estate ha partecipato a poche gare, ma ha tenuto una costanza davvero invidiabile.
Nella lotta tra i due austriaci vorrebbe inserirsi Simon Amman, quattro volte campione olimpico nelle due specialità(normal hill e large hill) a Salt Lake City 2002 e a Vancouver 2010. Dopo aver quasi dominato la stagione 2009/2010, durante lo scorso inverno non si è più rivisto sugli stessi livelli e con l'età che avanza questa potrebbe essere comunque una delle sue ultime stagioni nel circuito. Ha più volte espresso, infatti, il desiderio di non voler proseguire troppo a lungo e di voler smettere ancora in grado di ottenere buoni risultati.
Alle spalle di questi, che sembrano avere una marcia in più si piazzano tre outsiders: l'austriaco Andreas Kofler, il tedesco Severind Froind ed il norvegese Tom Hilde. Tutti e tre abbastanza giovani, fanno della costanza di rendimento il loro punto di forza, anche se Kofler ha incontrato nel passato dei periodi di grazia, nei quali è riuscito a vincere una Tournée dei 'quattro trampolini'.
Uno sguardo anche alla giovane e promettente squadra azzurra, che fa affidamento in special modo sui suoi due "veterani": Sebastian Colloredo e Andrea Morassi. Entrambi sono nel circuito già da qualche anno e stanno sviluppando un'ottima crescita. L'obiettivo realistico potrebbe essere quello di vederli nella top 20 o nella top 25, con anche alcune punte di rendimento. Per esempio Morassi potrebbe essere in grado, nelle gare di volo molto adatte alla sua tecnica, di entrare anche nei primi 15, se non qualcosa di più. Tra gli altri sembrano pronti a fare il salto in Coppa del Mondo Davide Bresadola e Diego Dellasega.
In una stagione priva dei Campionati Mondiali, i saltatori avranno comunque l'opportunità di gareggiare in competizioni dal fascino particolare: la classica "Vierschanzentournee", la Tourneè dei Quattro trampolini, a cavallo tra dicembre e gennaio, giunta alla sessantesima edizione e i Campionati Mondiali di volo, che si terranno a febbraio nel nuovissimo trampolino di Vikersund, che consente di raggiungere misure vicine ai 250 metri.
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Gianluca Santo
giovedì 24 novembre 2011
Ciclismo: atteso per gennaio il verdetto su Contador
Dopo quattro giorni, si è conclusa questa mattina l’udienza di Alberto Contador di fronte alla Corte di arbitrato dello sport di Losanna, che l’aveva già interrogato ieri. All’uscita dal tribunale non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali, ma fonti interne dicono che il ciclista spagnolo sia stato “molto convincente” davanti ai giudici.
Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, 29 anni il prossimo 6 dicembre,
dovrà però aspettare il verdetto del Tas di Losanna, atteso per inizio
gennaio 2012, prima di conoscere il suo destino.
Contador, infatti, deve difendersi dall’accusa di positività al clenbuterol durante il Tour de France 2010
e perciò entro pochi mesi si saprà se il tribunale sportivo svizzero
accoglierà la richiesta di squalifica pronunciata da Uci (Unione
Ciclistica Internazionale) e Wada (Agenzia Mondiale Anti-Doping) o se lo
scalatore della Saxo Bank sarà invece prosciolto e, dunque, non gli
sarà tolta la vittoria del Tour incriminato, come già si è espresso un
tribunale spagnolo.
Rimanendo sempre in ambito doping, in Spagna è stato rinviato a giudizio
il dottor Fuentes, uno dei principali indagati per lo scandalo
Operacion Puerto, scoppiato nel 2006 e per il quale sono stati
squalificati molti ciclisti professionisti, tra cui Ivan Basso.Articolo pubblicato anche su Olimpiazzurra
Champions League: Barcellona Super, ma il Milan non demerita
Una partita meravigliosa, uno spot per il grande calcio ed uno spettacolo unico per una serata che rimarrà sicuramente negli occhi e nella mente di tutti i tifosi presenti allo stadio e di tutti quelli che erano davanti alla televisione. Alla fine ha vinto il Barcellona per 3-2, ma il Milan esce a testa alta dal confronto contro la squadra più forte del mondo.
Il risultato finale è lo specchio di una partita vissuta sul filo del rasoio per tutti i novanta minuti, con entrambe le squadre pronte a darsi battaglia ed a lottare su ogni pallone, per una partita che non solo dava il primato nel girone, ma metteva in palio anche l'onore di vincere un incontro tra i più avvincenti degli ultimi anni.
Allegri punta sin dall'inizio sulla vivacità del tandem Robinho-Boateng, chiamati a sfruttare gli spazi e i varchi lasciati dalla perforabile difesa spagnola e sulla classe di un centrocampo tecnico composto da Seedorf ed Aquilani, direttori d'orchestra del gioco rossonero. Là davanti ovviamente c'è Ibrahimovic, forse il più atteso per questa partita.
Purtroppo il pressing del Milan viene scalfito dopo dieci minuti, quando Abidal crossa forte in mezzo e Van Bommel, nel tentativo di anticipare Messi, commette il più classico degli autogol. I rossoneri subiscono il colpo e se non fosse per Abbiati le luci si spegnerebbero subito dopo quando Xavi viene ipnotizzato dal portierone rossonero.
Il Milan ha una grandissima occasione con Robinho, ma il fuoriclasse brasiliano mette incredibilmente spara alto a porta vuota; è il momento di maggior intensità per la squadra di Allegri e Seedorf pesca Ibrahimovic in area di rigore e per lo svedese è un gioco da ragazzi trafiggere Valdes in uscita disperata. Proprio Ibra, l'uomo più atteso, regala il pareggio al Milan: è l'apoteosi e San Siro diventa una bolgia.
La partita prosegue sul filo dell'equilibrio a centrocampo, fino a quando l'arbitro, il tedesco Stark, si inventa un contatto in area tra Aquilani e Xavi, fischiando un rigore inesistente. Messi segna il suo primo gol ad una squadra italiana ed il Milan è costretto ad inseguire di nuovo. Peccato che un errore del genere possa rovinare un tale spettacolo.
Nel secondo tempo Allegri si gioca la carta Pato, che sostituisce uno spento Robinho, ma l'attaccante brasiliano sarà impalpabile per tutto il secondo tempo.
In una partita spettacolare non poteva mancare un gol da leggenda ed ecco che Kevin Prince Boateng stoppa un pallone impossibile, lo porta avanti con il tacco e trafigge sul primo palo Valdes. Il ghanese fa crollare San Siro ed ora il Milan crede davvero nel miracolo, ma purtroppo i sogni rossoneri sono spezzati dal solito tagli di Xavi, che sfrutta l'ennesima magia di Messi, e batte un Abbiati davvero incolpevole per il 3-2 che fa volare il Barca
Non succede praticamente più nulla ed al Milan non resta che inchinarsi davanti allo strapotere tecnico e tattico della squadra di Pep Guardiola, ma la squadra di Allegri merita un grossissimo applauso per la prestazione fornita e per lo spettacolo mostrato in una notte magica. Quelle notti da Milan, che anche se esce sconfitto da oggi può considerarsi grande e pronto per il trofeo con le 'grandi orecchie'.
Andrea Ziglio
olimpiazzurra.blogspot.com
mercoledì 23 novembre 2011
Volley World Cup/M: vittoria storica sul Brasile!
Archiviata la Coppa del Mondo femminile con la straordinaria
vittoria delle ragazze guidate da Barbolini, che hanno di conseguenza strappato
il pass per accedere a Londra 2012, tocca ora ai maschi. Anche in questo caso
tra le squadre che si giocheranno il pass, almeno lo speriamo, ci sono gli
azzurri. E le prime tre partite hanno detto che sembriamo realmente destinati a
combattere fino alla fine per evitare gli sgradevoli e spesso pericolosi tornei
di qualificazione a livello continentale. Le prime due gare hanno visto prima
una sconfitta con la capolista Russia (3-1), favorita per il torneo, mostrando a
tratti buon gioco, poi una vittoria in scioltezza con il modesto Egitto (3-0).
VITTORIA STORICA – Con queste premesse si è giunti a quella
che potrebbe essere realmente una partita-chiave della gestione Berruto e della
storia recente della nostra Nazionale. Alla Kagoshima Arena di fronte si
ritrovano Italia e Brasile, le nazionali che hanno dominato, o quasi, gli
ultimi due decenni di pallavolo internazionale.
Uno sguardo alla cadetteria: 16a giornata
Sedicesima giornata di Serie B archiviata, con la rinascita
del Pescara e il terzo pareggio di fila della capolista Torino, ora a 35 punti,
solamente più 3 sul duo composto proprio dagli abruzzesi e dal Sassuolo. A 28 Reggina,
Padova e il sempre più sorprendente Verona, mentre la Sampdoria continua a non
saper vincere e rimane a quota 23. In coda continua a crederci il
pluripenalizzato Ascoli, che centra la seconda vittoria consecutiva in
trasferta e sale a 5 punti. A 14 ci sono Nocerina e Gubbio, a 15 Empoli e
Modena.
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NAPOLI CHE IMPRESA!!! L'INTER QUALIFICATO E PRIMO
Serviva l'impresa e l'impresa è arrivata. Il Napoli ha battuto il Manchester City e sale al secondo posto in classifica e vincendo nella prossima giornata in casa del Villareal sarebbe sicuramente agli ottavi di finale. Una grande vittoria per una squadra che solo cinque anni fa si trovava in una profonda crisi finanziaria e lottava per la promozione in serieB. Il merito di questa scalata è tutto del presidente De Laurentis, che può anche essere antipatico ma ho costruito una grande squadra e l'ha affidata ad un grande allenatore come Walter Mazzarri. Il tecnico toscano ha preparato al meglio il match di questa sera e si è affidato ai tre tenori per sconfiggere forse la squadra più in forma d'Europa con il Real. E' la notte di Cavani, autore della doppietta che fa sognare i napoletani; è la notte del Pocho Lavezzi vera e propria spina nel fianco per la retroguardia inglese; è la notte di Morgan De Santis, una saracinesca nel finale quando il City cercava il pareggio.
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martedì 22 novembre 2011
L'EUROPA NEL PALLONE
Bentornati cari amici lettori con la rubrica che settimana in settimana vi tiene informati su tutto quello che succede sui campi di tutta Europa.
INGHILTERRA: Il City non si ferma più , giocando al rallentatore vince con il Newcastle e si prepara al meglio alla sfida con il Napoli di questa sera. La squadra di Roberto Mancini fa davvero paura e in questo momento insieme al Real è forse la squadra più forte d'Europa. Nel match vinto per 3-1 c'è ancora la firma di SuperMario, salito già a quota sei gol in campionato e che si candida ad una maglia da titolare al San Paolo.
Lo United tiene il passo ma continua a faticare molto, soprattutto in attacco, dove se non ci fosse il solito Hernandez sarebbero grossi guai: il messicano piega lo Swansea con il solito gol da rapinatore d'area, secondo me il vero erede di Pippo Inzaghi è lui.
C'è un allenatore che in Premier è stato pagato 15 milioni per vincere tutto, il suo nome è Andres Villas Boas: cosa vincerà? Niente. Il Chelsea non ha un gioco, non ha un'anima e continua a perdere tutti i big match contro le grandi della Premier. Rimane solo il City, perchè nell'ultimo turno anche il Liverpool si è preso i tre punti grazie ai gol di Maxi e Johnson. Squadra troppo vecchia? Allenatore sopravvalutato? Acquisti sbagliati? Troppi problemi per una squadra partita per vincere tutto e che chiuderà la stagione con zero tituli, tanto per ricordare qualcuno che ha reso grande il Chelsea.
lunedì 21 novembre 2011
Serie A: CHE JUVE! Arbitri, ¿por qué?
Bentornati cari lettori. È andata in archivio l’undicesima
giornata di Serie A, non senza sorprese, e possiamo già fare importanti
considerazioni sul campionato: vola la Juventus, che ora comanda la classifica
con 22 punti (e una partita in meno) insieme alla Lazio, salvata a Napoli da
Marchetti. A 21 Milan e Udinese perdono un’importante occasione per salire in
vetta (ovviamente in attesa del recupero di Napoli-Juve), mentre dietro,
staccata di 4 punti, si rivede la Roma spumeggiante davanti ma ballerina dietro
di Luis Enrique. In coda si rialza l’Inter, ora a quota 11, e ottiene la prima
vittoria anche il Cesena. Adesso i romagnoli sono a quota 6, ma con davanti Novara
a 7, Lecce a 8 e Bologna a 10.
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domenica 20 novembre 2011
Sci di fondo: nelle staffette Norvegia uber alles.
Dopo gli esordi di ieri, per i ragazzi e le ragazze dello sci di fondo è tempo di staffette. In gara anche gli italiani: tra le donne il quartetto è formato da Gorra-De Martin-Agreiter-Rupil, mentre quello maschile è formato da Piller Cottrer-Di Centa-Clara-Hofer.
Il programma si apre con la gara femminile, dominata dalla Norvegia, che prende il largo già dalla prima frazione, e lo mantiene fino alla fine, quando Bjoergen taglia il traguardo in solitaria. Più accese le dispute per le altre posizioni del podio, con la seconda squadra norvegese che ha la meglio sulla Finlandia, guidata in ultima frazione da Kristoffensen.
Il programma si apre con la gara femminile, dominata dalla Norvegia, che prende il largo già dalla prima frazione, e lo mantiene fino alla fine, quando Bjoergen taglia il traguardo in solitaria. Più accese le dispute per le altre posizioni del podio, con la seconda squadra norvegese che ha la meglio sulla Finlandia, guidata in ultima frazione da Kristoffensen.
sabato 19 novembre 2011
SCI DI FONDO: Roland Clara ci fa sorridere, sorprese dalle ragazze.
In una "calda" giornata novembrina, in un paesaggio spoglio e senza neve, il fondo italiano riesce a farci sorridere. Sia quello femminile, che quello maschile, anche se in un modo chiaramente diverso. Tra gli uomini uno splendido Roland Clara conquista un podio che era forse insperato alla vigilia, nonostante un buon risultato fosse preventivabile. Diverso il discorso tra le ragazze, che si trovavano in una situazione davvero particolare, in quanto le maggiori esponenti del movimento azzurro, Follis, Longa e Genuin, si erano ritirate dall'attività sportiva alla fine della passata stagione, lasciando di fatto l'incombenza dei risultati in mano alle giovani.
Biathlon, due chiacchere con DOMINIK WINDISCH
Lukas Hofer, lo scorso anno, è esploso. Dopo alcuni anni difficili, per la squadra italiana di biathlon sembra tornata la luce. Tanti ragazzi giovani e di belle speranze. Tra questi Dominik Windisch, che già lo scorso anno si è fatto notare nel circuito maggiore, in occasione dei Campionati Mondiali. Tutto il movimento sembra proiettato verso un futuro radioso, con tanti giovani di belle speranze. Uno di questi è Dominik, che gentilmente ha acconsentito a rispondere ad alcune domande.
Ciao Dominik. Spero che il periodo estivo sia passato nel migliore dei modi. Naturalmente questo periodo è importantissimo per gli allenamenti in vista dell'inverno. Com'è andata la preparazione?
Ciao! La preparazione estiva è andata abbastanza bene: sono riuscito a migliorarmi in entrambe le discipline, tiro e sci di fondo, raggiungendo i miei obiettivi. Peccato che ogni tanto avessi dei problemi fisici, che seppur non gravi, hanno leggermente condizionato gli allenamenti, come per esempio una storta o altre cose simili.
Raccontaci qualcosa di più! Dove sei andato? E con chi?
Abbiamo fatto dei bei ritiri con i ragazzi della squadra nazionale B, e siamo andati davvero in tantissimi posti: Forni Avoltri, Obertilliach, Bessans o Dobbiacco. Talvolta ero a casa, e in questo caso mi allenavo da solo, ad Anterselva o Obertilliach. Naturalmente seguivo il programma che mi davano i tecnici. A volte veniva con me anche il mio allenatore, Alexander Inderst, per tenermi d'occhio.
Com'era il clima nella squadra? Animi distesi o un po' irrequieti?
In squadra eravamo tutti molto tranquilli e uniti, eravamo davvero un bel gruppo, ragazzi e ragazze. A volte ci facevamo degli scherzi, ma quando c'era da impegnarsi eravamo tutti seri, e ci aiutavamo a vicenda.
Passando a cose più tecniche: hai investito più tempo nell'allenamento al tiro o nel passo sugli sci?
Di sicuro puntavo di più a migliorare sulle sessioni di tiro, anche se questo non significa che avrei abbandonato l'allenamento per la sciata. Di certo mi sono allenato di più che l'anno scorso.
Cosa ti ha spinto a iniziare la pratica del biathlon?
Mi ha influenzato Markus, che quando io ero piccolo praticava già questo sport. L'ho sempre visto un po' come un punto di riferimento, e mi dicevo che mi sarebbe piaciuto diventare come lui. Inoltre abito in Val Anterselva, davvero a due passi dallo stadio dove si tengono le gare di Coppa del Mondo. Mio padre mi portava spesso a vederle e io mi divertivo un mondo. Credo che questi due fattori siano stati la causa principale del nascere di questa passione.
Hai capito subito che quella sarebbe stata la sua strada o inizialmente la vedevi solo come un gioco?
Già da piccolo pensavo che mi sarebbe piaciuto, ma in verità non ero tanto bravo, e mi capitava anche di finire ultimo nelle gare. Poi, a 15 anni, è scoppiata la passione, e mi sono iscritto alla squadra sportiva di Malles, che in quel periodo mi ha aiutato molto. Gli anni che ho passato con loro mi sono piaciuti molto, e sono riuscito ad aumentare tantissimo il mio livello dal punto di vista sportivo.
Lo scorso anno hai gareggiato più in Continental Cup. Quanto credi possa servire il passaggio graduale per arrivare in Coppa del Mondo?
Di sicuro mi permetteva di fare tanta esperienza, e facendo anche delle comparse in Coppa del Mondo ho potuto capire come la preparazione sia diversa, in quanto rispetto alle gare, per esempio, di Ibu Cup, bisogna tenere conto delle esigenze televisive.
Ti aspetti di venire convocato per le gare di Oestersund, apertura della stagione di Coppa del Mondo a fine Novembre?
Naturalmente tutti vogliono partecipare al massimo livello, ma io preferisco non farmi queste domande, perchè mi distraggono dalle cose che devo fare per raggiungere il mio obiettivo. Prima devo svolgere al meglio i miei compiti, poi si vedrà. Naturalmente i meritevoli avranno quest'occasione, mentre gli altri cercano di fare di tutto per raggiungere il loro livello.
Verso la fine della scorsa stagione hai gareggiato ai Mondiali, in particolare nell'Individuale. C'era un po' di emozione per far parte di una rassegna così importante?
Certo, è stato il mio esordio in un contesto di Coppa del Mondo! Sono stato teso per tutta la giornata, e per fortuna che c'era mio fratello, che avendo più esperienza di me riusciva a tenermi calmo.
Sei rimasto soddisfatto di come sono andate le cose in quell'occasione?
Sì, sono contento per la gara che ho fatto. Ho aperto con uno zero, e ho chiuso con quattro errori in totale, su quattro poligoni. Ho dato il massimo, e credo che meglio di così non sarei proprio riuscito a fare!
Nella squadra c'è anche tuo fratello Markus, di qualche anno più vecchio. Come vivete questo "dualismo"?
Non lo vedo come un dualismo. Certo, in gara siamo avversari, e non ci regaliamo niente l'uno con l'altro. Però rimane sempre mio fratello, e sono contento se una gara gli va bene. Mi sa che qualche volta, guardandolo in TV, ero più emozionato io di lui.
Anche per lui i Mondiali dello scorso anno sono stati emotivamente difficili per il risultato della staffetta. Come lo vedevi dopo quella gara?
Ecco, questo è uno dei casi in cui ero davvero teso, forse più di lui, perchè stavo guardando tutto dal punto di vista di uno spettatore. Alla fine ero comunque davvero orgoglioso di lui, perchè è stato in grado di arrivare a giocarsi una medaglia pesante ai Mondiali, e non sono in tanti quelli che possono dire lo stesso della propria carriera.
Immagino invece che sia stato un tripudio per il bronzo di Lukas Hofer nella mass. E' stata una spinta per voi a provare a fare sempre meglio?
Certo, tutta la squadra lo vede come un termine di paragone, perchè lui è diventato uno dei biathleti più forti in circolazione. E' la locomotiva della squadra, e nei test proviamo ad avvicinarsi il più possibile a lui, per quanto sia difficile.
Ormai manca poco alla nuova stagione. Quali sono i tuoi obiettivi(se ne hai)?
L'obiettivo numero 1 è quello di migliorare al tiro, e anche di fare dei progressi sul passo sugli sci. Se riesco a fare questo passo in avanti i risultati arriveranno da soli.
Una curiosità da "inesperto". Quali sono le principali differenze di una serie di tiro da sdraiato o da in piedi?
Da sdraiato sei più fermo, e devi concentrarti di più sulla mira. Devi essere davvero molto concentrato, perchè ogni piccolo movimento può costare l'errore. Da terra il margine di errore(il movimento impercettibile massimo della carabina affinchè il colpo prenda il bersaglio) è di 0,2mm, mentre in piedi di 0,7mm. In questa seconda posizione è tutto diverso, è logico muoversi molto di più. Infatti non devi mirare il centro, ma essere pronto a premere il grilletto appena vedi il nero nel mirino. Devi essere pronto a reagire, anche qui molto concentrato.
Al di fuori del biathlon, quali sono i tuoi hobbies?
Uno dei miei hobby è disegnare. Mi piace fare il portrait delle persone, e se qualcuno fosse interessato lo prego d mandarmi un e-mail. Quando invece voglio rilassarmi guardo un film o ascolto della buona musica. Altrimenti il mio stesso allenamento, per esempio quando gioco a calcio, corro o vado in bici.
Quali sono stati invece i tuoi atleti di riferimento, i tuoi idoli?
Naturalmente Markus, un vero punto di riferimento. Tra i professionisti di quando ero giovane Bjoerndalen, e la squadra italiana degli anni '90. Poi anche altri atleti, non solo biathleti.
Ciao Dominik. Spero che il periodo estivo sia passato nel migliore dei modi. Naturalmente questo periodo è importantissimo per gli allenamenti in vista dell'inverno. Com'è andata la preparazione?
Ciao! La preparazione estiva è andata abbastanza bene: sono riuscito a migliorarmi in entrambe le discipline, tiro e sci di fondo, raggiungendo i miei obiettivi. Peccato che ogni tanto avessi dei problemi fisici, che seppur non gravi, hanno leggermente condizionato gli allenamenti, come per esempio una storta o altre cose simili.
Raccontaci qualcosa di più! Dove sei andato? E con chi?
Abbiamo fatto dei bei ritiri con i ragazzi della squadra nazionale B, e siamo andati davvero in tantissimi posti: Forni Avoltri, Obertilliach, Bessans o Dobbiacco. Talvolta ero a casa, e in questo caso mi allenavo da solo, ad Anterselva o Obertilliach. Naturalmente seguivo il programma che mi davano i tecnici. A volte veniva con me anche il mio allenatore, Alexander Inderst, per tenermi d'occhio.
Com'era il clima nella squadra? Animi distesi o un po' irrequieti?
In squadra eravamo tutti molto tranquilli e uniti, eravamo davvero un bel gruppo, ragazzi e ragazze. A volte ci facevamo degli scherzi, ma quando c'era da impegnarsi eravamo tutti seri, e ci aiutavamo a vicenda.
Passando a cose più tecniche: hai investito più tempo nell'allenamento al tiro o nel passo sugli sci?
Di sicuro puntavo di più a migliorare sulle sessioni di tiro, anche se questo non significa che avrei abbandonato l'allenamento per la sciata. Di certo mi sono allenato di più che l'anno scorso.
Cosa ti ha spinto a iniziare la pratica del biathlon?
Mi ha influenzato Markus, che quando io ero piccolo praticava già questo sport. L'ho sempre visto un po' come un punto di riferimento, e mi dicevo che mi sarebbe piaciuto diventare come lui. Inoltre abito in Val Anterselva, davvero a due passi dallo stadio dove si tengono le gare di Coppa del Mondo. Mio padre mi portava spesso a vederle e io mi divertivo un mondo. Credo che questi due fattori siano stati la causa principale del nascere di questa passione.
Hai capito subito che quella sarebbe stata la sua strada o inizialmente la vedevi solo come un gioco?
Già da piccolo pensavo che mi sarebbe piaciuto, ma in verità non ero tanto bravo, e mi capitava anche di finire ultimo nelle gare. Poi, a 15 anni, è scoppiata la passione, e mi sono iscritto alla squadra sportiva di Malles, che in quel periodo mi ha aiutato molto. Gli anni che ho passato con loro mi sono piaciuti molto, e sono riuscito ad aumentare tantissimo il mio livello dal punto di vista sportivo.
Lo scorso anno hai gareggiato più in Continental Cup. Quanto credi possa servire il passaggio graduale per arrivare in Coppa del Mondo?
Di sicuro mi permetteva di fare tanta esperienza, e facendo anche delle comparse in Coppa del Mondo ho potuto capire come la preparazione sia diversa, in quanto rispetto alle gare, per esempio, di Ibu Cup, bisogna tenere conto delle esigenze televisive.
Ti aspetti di venire convocato per le gare di Oestersund, apertura della stagione di Coppa del Mondo a fine Novembre?
Naturalmente tutti vogliono partecipare al massimo livello, ma io preferisco non farmi queste domande, perchè mi distraggono dalle cose che devo fare per raggiungere il mio obiettivo. Prima devo svolgere al meglio i miei compiti, poi si vedrà. Naturalmente i meritevoli avranno quest'occasione, mentre gli altri cercano di fare di tutto per raggiungere il loro livello.
Verso la fine della scorsa stagione hai gareggiato ai Mondiali, in particolare nell'Individuale. C'era un po' di emozione per far parte di una rassegna così importante?
Certo, è stato il mio esordio in un contesto di Coppa del Mondo! Sono stato teso per tutta la giornata, e per fortuna che c'era mio fratello, che avendo più esperienza di me riusciva a tenermi calmo.
Sei rimasto soddisfatto di come sono andate le cose in quell'occasione?
Sì, sono contento per la gara che ho fatto. Ho aperto con uno zero, e ho chiuso con quattro errori in totale, su quattro poligoni. Ho dato il massimo, e credo che meglio di così non sarei proprio riuscito a fare!
Nella squadra c'è anche tuo fratello Markus, di qualche anno più vecchio. Come vivete questo "dualismo"?
Non lo vedo come un dualismo. Certo, in gara siamo avversari, e non ci regaliamo niente l'uno con l'altro. Però rimane sempre mio fratello, e sono contento se una gara gli va bene. Mi sa che qualche volta, guardandolo in TV, ero più emozionato io di lui.
Anche per lui i Mondiali dello scorso anno sono stati emotivamente difficili per il risultato della staffetta. Come lo vedevi dopo quella gara?
Ecco, questo è uno dei casi in cui ero davvero teso, forse più di lui, perchè stavo guardando tutto dal punto di vista di uno spettatore. Alla fine ero comunque davvero orgoglioso di lui, perchè è stato in grado di arrivare a giocarsi una medaglia pesante ai Mondiali, e non sono in tanti quelli che possono dire lo stesso della propria carriera.
Immagino invece che sia stato un tripudio per il bronzo di Lukas Hofer nella mass. E' stata una spinta per voi a provare a fare sempre meglio?
Certo, tutta la squadra lo vede come un termine di paragone, perchè lui è diventato uno dei biathleti più forti in circolazione. E' la locomotiva della squadra, e nei test proviamo ad avvicinarsi il più possibile a lui, per quanto sia difficile.
Ormai manca poco alla nuova stagione. Quali sono i tuoi obiettivi(se ne hai)?
L'obiettivo numero 1 è quello di migliorare al tiro, e anche di fare dei progressi sul passo sugli sci. Se riesco a fare questo passo in avanti i risultati arriveranno da soli.
Una curiosità da "inesperto". Quali sono le principali differenze di una serie di tiro da sdraiato o da in piedi?
Da sdraiato sei più fermo, e devi concentrarti di più sulla mira. Devi essere davvero molto concentrato, perchè ogni piccolo movimento può costare l'errore. Da terra il margine di errore(il movimento impercettibile massimo della carabina affinchè il colpo prenda il bersaglio) è di 0,2mm, mentre in piedi di 0,7mm. In questa seconda posizione è tutto diverso, è logico muoversi molto di più. Infatti non devi mirare il centro, ma essere pronto a premere il grilletto appena vedi il nero nel mirino. Devi essere pronto a reagire, anche qui molto concentrato.
Al di fuori del biathlon, quali sono i tuoi hobbies?
Uno dei miei hobby è disegnare. Mi piace fare il portrait delle persone, e se qualcuno fosse interessato lo prego d mandarmi un e-mail. Quando invece voglio rilassarmi guardo un film o ascolto della buona musica. Altrimenti il mio stesso allenamento, per esempio quando gioco a calcio, corro o vado in bici.
Quali sono stati invece i tuoi atleti di riferimento, i tuoi idoli?
Naturalmente Markus, un vero punto di riferimento. Tra i professionisti di quando ero giovane Bjoerndalen, e la squadra italiana degli anni '90. Poi anche altri atleti, non solo biathleti.
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mercoledì 16 novembre 2011
PER L'ITALIA I PRIMI URU-GUAI.
Si conclude con una sconfitta l'anno della nostra nazionale. Una sconfitta immeritata arrivata contro un avversario che lo stesso ct Prandelli aveva definito il più ostico fin qui incontrato. L'Uruguay di Oscar Tabarez, quarto nella classifica Fifa e fresco vincitore della Copa America, si impone per 1-0 grazie al gol di Fernandez e confeziona la seconda sconfitta dell'era Prandellli, dopo quella con l'Irlanda del Trap.
L'ex allenatore della Fiorentina conferma il modulo con Montolivo treqartista e Balotelli con Osvaldo davanti; cambiano anche i due terzini rispetto al match con la Polonia con l'inserimento di Maggio e Balzaretti.
L'ex allenatore della Fiorentina conferma il modulo con Montolivo treqartista e Balotelli con Osvaldo davanti; cambiano anche i due terzini rispetto al match con la Polonia con l'inserimento di Maggio e Balzaretti.
martedì 15 novembre 2011
Uno sguardo alla cadetteria: 15a giornata
Bentornati cari lettori con la nostra rubrica dedicata alla
Serie B, giunta alla 15a giornata.
Nell’ultimo turno non sono mancate le sorprese, prima fra
tutti la vittoria del Vicenza a Genova che è costata la panchina ad Atzori: al
suo posto è stato scelto Iachini.
Davanti rallenta il Torino, ora a 34 punti, e dunque si fa
sotto il sorprendente Sassuolo a quota 31, grazie anche al pareggio nel big
match fra Pescara (ora terzo a 29) e Padova (28). Torna alla vittoria la
Reggina, quinta con 27 punti, mentre grazie al quarto successo consecutivo
entra in zona play-off il Verona, sesto a 25 punti. Crisi (profonda) per Samp e
Brescia, fermi rispettivamente a 22 e 17, mentre in coda vince l’Ascoli, che
risale a 2 punti. Davanti ora c’è la Nocerina a quota 13 e Modena e Gubbio a
14.
mercoledì 9 novembre 2011
Uno sguardo alla cadetteria: 14a giornata
Quattordicesima giornata conclusa, vediamo come vanno le
cose in Serie B.
Torino ancora solo in testa a 33 punti, seguito da Pescara e
Sassuolo a 28. Quarto il Padova a 27, poi più staccate (24 e 22) Reggina e
Sampdoria, che divide il sesto posto con il sorprendente Verona. In coda
quattro squadre a 14, Juve Stabia, Gubbio, Modena e Albinoleffe, Nocerina e
Vicenza a 13 e Empoli a 12 si giocheranno presumibilmente i due posti per la
salvezza, visto che l’Ascoli è ormai spacciato a -1.
Vediamo nel dettaglio i risultati dei match.
martedì 8 novembre 2011
CICLISMO, IL PAGELLONE
Gentili lettori, come promesso ecco le altre pagelle dei protagonisti della stagione ciclistica appena conclusa.
WIGGINS, Bradley: voto 7. Sembra davvero in forma al Tour de France, ma una caduta lo mette fuori gioco. Si ricicla alla Vuelta, dove sembra lottare per la vittoria fino all'Angliru. Poi cede, ma rimane comunque sul podio, terzo alla fine. Grandissimo lavoro svolto per Cavendish al Mondiale. In giugno coglie il successo al Delfinato. Regolarista.
WIGGINS, Bradley: voto 7. Sembra davvero in forma al Tour de France, ma una caduta lo mette fuori gioco. Si ricicla alla Vuelta, dove sembra lottare per la vittoria fino all'Angliru. Poi cede, ma rimane comunque sul podio, terzo alla fine. Grandissimo lavoro svolto per Cavendish al Mondiale. In giugno coglie il successo al Delfinato. Regolarista.
NIBALI, Vincenzo: voto 6,5. Terzo al Giro, ma non prova neanche a vincere. Unico attacco portato sula discesa del Giau gli fa più male che bene. In salita non sembra ancora poter reggere il livello dei migliori, ma in ogni caso riesce a fare qualcosa di buono. Alla Vuelta si spegne appena arrivano le montagne. Prova il numero al Lombardia, ma le gambe non reggono fino alla fine. Da migliorare.
FROOME, Chris: voto 7. Pazzesco alla vuelta. Imbocca le tre settimane di grazia. Se non avesse dovuto lavorare per Wiggin probabilmente la Rossa sarebbe andata a lui. Si sacrifica anche lui per Cavendish al Mondiale. Sorpresa.
lunedì 7 novembre 2011
Volley A1/M: poche sorprese dalla 7a giornata
Giornata di transizione: potremmo ribattezzarla così questa settima tappa del campionato di A1 maschile, con un'espressione che oggi in altri ambiti sembra andare molto di moda. Poche sorprese, alcune conferme e segnali importanti da alcuni campi negli ultimi match disputati prima della lunga sosta per la trasferta delle nazionali in Giappone per la Coppa del Mondo.
BIG MATCH: MACERATA OK - La nostra cronaca non può che partire dal Pala Fontescodella, dove Lube e Casa Modena cercavano una vittoria importante dopo una giornata che le aveva viste nettamente sconfitte rispettivamente da Vibo Valentia e Trento.
BIG MATCH: MACERATA OK - La nostra cronaca non può che partire dal Pala Fontescodella, dove Lube e Casa Modena cercavano una vittoria importante dopo una giornata che le aveva viste nettamente sconfitte rispettivamente da Vibo Valentia e Trento.
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domenica 6 novembre 2011
Serie A: UDINESE E LAZIO IN TESTA, POKER MILAN
Si è conclusa oggi pomeriggio la 10a giornata di Serie A,
privata però di due match. Genoa-Inter in programma alle 12.30 e
Napoli-Juventus (ore 20.45) sono state rimandate causa maltempo a data da
destinarsi (probabilmente intorno al 14-15 dicembre).
Le partite giocate, invece, hanno visto Udinese e Lazio
balzare al primo posto in classifica con 21 punti, seguite a 20 da un ottimo
Milan. Staccato il Palermo a 16, si può già creare un gruppetto formato proprio
dalle tre sopracitate e dalla Juve, momentaneamente quarta a quota 19. In coda
rimane ultimissimo il Cesena a quota 3, con davanti Novara a 7 e Lecce e Inter
(ma i neroazzurri hanno un match in meno) a 8.
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giovedì 3 novembre 2011
Uno sguardo alla cadetteria: 13a giornata
Bentornati cari lettori per il consueto appuntamento con la
magia della Serie B. Archiviato il turno infrasettimanale del 1-11, vediamo
come si sono concluse le partite e cos’è cambiato in classifica.
Il Torino, dopo la vittoria con l’Empoli, doveva dimostrare
di essere tornato la stessa squadra di prima anche in trasferta (dopo il k.o. a
Gubbio) e non fallisce l’esame: ora i granata comandano con 32 punti, 5 in più
del sempre più sorprendente Pescara. A 27 non molla la vetta il Sassuolo, che
demolisce il Modena nel derby, e con 26 si rivede il Padova. Si rialza anche la
Sampdoria, sesta con 21 punti.
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INTER, ora basta fantasmi! Il NAPOLI si ferma contro il Bayern
Una volta Graziano Romani cantava "ma dimmi cosa c'è di meglio, di una continua sofferenza, per arrivare alla vittoria". Gli anni passano, nella la bacheca si fa più ricca di trofei, ma l'Inter rimane sempre la stessa. Per quanto la partita contro il Lille non sia stata una sofferenza enorme, nei 90' si è consumata la tragedia, e, forse, la rinascita di Milito.
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mercoledì 2 novembre 2011
CICLISMO, IL PAGELLONE: I Migliori
Cari amici lettori. Ci siamo trovati assieme il 26 Aprile, o una data comunque simile. Nel bel mezzo della stagione ciclistica, e a pochi giorni dall'inizio del Giro d'Italia. La stagione è finita, tra i suoi alti e bassi, emozioni infinite come sempre. Proviamo a riviverla assieme mediante le pagelle dei principali protagonisti. Per motivi di spazi i voti saranno proposti in più tranches. Iniziamo con coloro che si sono meglio distinti durante la stagione.
GILBERT, Philippe: voto 9,5. Una stagione da incorniciare, vince da Marzo a Settembre. Tra i migliori al Giro delle Fiandre, dove sul Bobsberg riesce addirittura a staccare tutti, salvo essere recuperato nei chilometri finali. Assolo assoluto nelle Ardenne, dove fa triplete. Domina sul Cauberg l'Amstel, si impone di forza sul Mur de l'Huy alla Freccia, e a Liegi batte in una volata scontata i fratelli Schleck. Si riposa e si ripresenta al Tour, dove vince la prima tappa e la conquista la prima Maglia Gialla. Ci si potrebbe forse aspettare almeno un'altra vittoria, che però non arriva. Vince a San Sebastian e in Canada. Non si fa mai vedere in un Mondiale comunque non adatto, e nel finale di stagione non coglie successi a raffica come nelle scorse stagioni. Dominatore.
GILBERT, Philippe: voto 9,5. Una stagione da incorniciare, vince da Marzo a Settembre. Tra i migliori al Giro delle Fiandre, dove sul Bobsberg riesce addirittura a staccare tutti, salvo essere recuperato nei chilometri finali. Assolo assoluto nelle Ardenne, dove fa triplete. Domina sul Cauberg l'Amstel, si impone di forza sul Mur de l'Huy alla Freccia, e a Liegi batte in una volata scontata i fratelli Schleck. Si riposa e si ripresenta al Tour, dove vince la prima tappa e la conquista la prima Maglia Gialla. Ci si potrebbe forse aspettare almeno un'altra vittoria, che però non arriva. Vince a San Sebastian e in Canada. Non si fa mai vedere in un Mondiale comunque non adatto, e nel finale di stagione non coglie successi a raffica come nelle scorse stagioni. Dominatore.
MILAN CHE PECCATO MA SEI QUALIFICATO
Il Milan non va oltre ad un pareggio contro il Bate Borisov ma grazie alla vittoria del Barcellona in casa del Viktoria Plzen si qualifica matematicamente agli ottavi. Certo il risultato complica di molto la cavalcata verso il primo posto, che molto probabilmente permetterebbe di incontrare un avversario più abbordabile.
I ragazzi di Max Allegri scendono in campo nella serata di Minsk con il pensiero al loro compagno Cassano, che come ben sapete si trova al Policlinico dopo il ricovero di sabato, ma non sembrano essere condizionati da ciò che è accaduto a Fantantonio ed anzi la voglia di dedicargli una vittoria fa da padrona nelle teste dei giocatori.
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martedì 1 novembre 2011
Volley/A1M: TRENTO TORNA CAPOLISTA, TONFO MACERATA
Altro capitolo per la regular season della A1 Maschile di
pallavolo e, puntualmente, nuovi verdetti importanti e qualche sorpresa.
Settimana scorsa si parlava di Fab Four e allora proprio da qui ripartiamo.
CAMBIO AL VERTICE – Il big match di questa 6° giornata è
andato in scena sabato pomeriggio al PalaCasaModena ed ha visto opposta la
compagine emiliana ai campioni del mondo di Trento. Ci si aspettava una partita
da antologia, dato che si affrontavano le due squadre più in forma del momento
e candidate al titolo finale, invece il verdetto del campo è stato un altro.
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Serie A: ESTASI JUVE, INTER K.O., MA UDINESE, LAZIO E MILAN NON MOLLANO
Bentornati cari lettori per il consueto appuntamento con la
nostra rubrica dedicata alla Serie A. La nona giornata appena conclusa ha
espresso verdetti molto importanti per il seguito del campionato. Juve infatti
corsara a San Siro e primo posto in classifica consolidato con 19 punti, dietro
a 18 Udinese e Lazio e Milan a 17 tengono il passo. In coda è sempre più
problematica la situazione dell’Inter, ora quart’ultima a 8 punti, seguita da
Novara (7), Lecce (5) e Cesena a 3. A farne le spese il tecnico romagnolo
Giampaolo che viene esonerato.
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L'EUROPA NEL PALLONE
Solito appuntamento con la rubrica che vi dice tutto ma proprio tutto sui principali campionati europei di calcio.
INGHILTERRA: Il calcio inglese è il più spettacolare d'Europa? Se per qualche scettico la risposta fosse no, beh gli dico di andarsi a rivedere Chelsea-Arsenal. Un match bellissimo, divertente, che si candida ad essere tra le migliori partite dell'anno. Non solo per il risultato finale, un pazzesco 5-3 per i Gunners, ma per il gioco espresso, per le miriadi di occasioni avute dalle squadre e per una voglia di vincere che non ha lasciato le due squadre fino all'ultimo secondo. I Blues subiscono un'altra sconfitta, la seconda consecutiva, e non riescono a superare ancora una delle Big (ricordo la sconfitta con lo United), ma dalla loro parte c'è stata la voglia di non mollare mai e di cercare sempre la vittoria a costo anche di perdere la partita, come poi è successo.
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