La prima manche femminile è pura poesia. Federica Brignone è in testa, dopo una discesa favolosa, sempre fluida e armoniosa nell'azione, con 40 centesimi di vantaggio su Goergl, 56 su Rebensburg e 82 su una sorprendente Lindsay Vonn. Grande prova di Tessa Worely che addirittura finisce sesta dopo aver affrontato tutto il muro senza un bastoncino, perso in precedenza. Delusione di giornata Maria Hoefl-Riesch, che chiude solo al dodicesimo posto. Per quanto riguarda l'italia, delusione per Denise Karbon, che cade e non arriva al traguardo, dopo aver fatto comunque una buona prima parte di gara. La Moelgg chiude invece subito davanti alla vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo Generale, nonostante un fastidioso mal di schiena che la affligge da ormai tanto tempo. Giulia Gianesini è 18esima, Mentre Irene Curtoni è ventiseiesima.
La seconda manche ha inizio, ma i pensieri di tanti sono già alla fine, di questa manche, quando uscirà ultima dal cancelletto di partenza la Brignone, che ha la possibilità concreta di riportare l'Italia alla vittoria in gigante dopo 3 anni, anche alla luce della facilità di sciata che ha evidenziato durante la prima discesa. Iniziano intanto a scendere le prime atlete, e a fare la differenza è la Gisin, che sfruttando la pista non ancora rovinata riesce a guadagnare la bellezza di 13 posizioni. Buona prova della Curtoni, che alla fine sarà 19esima, guadagnando sette posizioni rispetto alla prima manche, mentre ne perde 4 la Gianesini, chiudendo 22esima. Ancora negativa la prova della Hoefl-Riesch, che va in over-rotazione per ben due volte sul muro, e nonostante una buona parte finale di discesa è costretta a chiudere 24esima. Si risale la classifica e Tessa Worely, stavolta con entrambi i bastoncini riesce a imporre la sua tecnica sopraffina, che molto ricorda quella della Brignone, e a prendere la prima posizione con un ottimo tempo. Peccato per lei che Vonn sia in stato di grazia. Si difende sul muro, tracciando delle linee con ottimo anticipo e senza perdere molto, per poi sfogare la sua grande attitudine alla velocità sul pianetto finale, dove guadagna quasi un secondo su tutti. Sia Rebensburg che Goergl le finiscono dietro, con la tedesca seconda e l'austriaca in terza posizione.
Poi tocca a Federica. E' sorridente, prima della partenza, come sempre. Lei scende sempre per vincere, e ieri più che mai sembra vicina a poterlo fare. tempo 4 porte, però, e lo sci esterno, il sinistro in questo caso, parte per la tangente. La giovane promessa lo recupera ma chiude troppo, e questo si incrocia con lo sci destro. La gara di Federica si conclude con una mesta caduta faccia in avanti. Giornata da dimenticare, quindi, per le azzurre, con Moelgg e Karbon uscite anch'esse e la prima, Irene Curtoni, solo diciannovesima, con Gianesini ventiduesima. Ma Federica Brignone ha dimostrato, quantomeno, di potersela giocare alla pari con le migliori della disciplina, e per il futuro è un ottimo segnale.
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