La Montepaschi non si distrae e centra una solida vittoria contro l'Olimpia Lubiana, un avversario che non deve assolutamente spaventare e che molto probabilmente non riuscirà a raggiungere le Top16. Il 79-57 è il simbolo di una partita che non Siena ha controllato agevolmente fin dal primo quarto concluso con il parziale di 26-4, mettendo in ghiaccio una partita che andava assolutamente vinta. L'unico brivido per i tifosi toscani è la parziale rimonta degli sloveni nel secondo quarto, quando finalmente cominciano a giocare a pallacanestro e salgono fino al -9, grazie soprattutto a Bertans, top scorer sloveno con 12 punti. A spegnere però qualsiasi velleità di rimonta ci ha pensato uno scatenato McCaleb, per il "macedone" 17 punti e la solita intensità offensiva che può davvero riportare Siena tra le prime d'Europa. Chiudiamo questa parentesi sulla mensana, parlando del nuovo acquisto senese Racocevic, arrivato quasi sicuramente per sostituire Summers (molto probabile il taglio per l'americano), e che all'esordio è apparso molto indietro: zero punti e lontano dalla forma migliore. Avrà bisogno di un po' di tempo ma stiamo parlando di uno dei tiratori più forti d'Europa.
Ci è mancato poco, ma davvero poco all'Emporio Armani Milano per sbancare il campo del Real Madrid e centrare la seconda vittoria consecutiva dopo quella sul Maccabi. Peccato perché la squadra di coach Scariolo ha giocato alla pari con la fortissima compagine spagnola e per lunghi tratti è stata anche in controllo, raggiungendo un vantaggio massimo di tredici punti verso la fine del terzo quarto. L'Armani gioca molto bene e grazie ai canestri del Gallo e di Hairston risponde colpo su colpo agli spagnoli trascinati da un super Rudy Fernandez. Nel terzo quarto c'è l'allungo della squadra milanese, grazie ai tredici punti consecutivi di uno scatenato Nicholas, che sfrutta due falli tecnici fischiati al Real e trova tre incredibili bombe dal'arco per far volare l'Armani. Proprio quando per la squadra italiana sembra fatta e che servirebbe solo un po' di attenzione per mantenere il parziale di vantaggio, ecco che la squadra spagnola tira fuori dal cilindro l'ex Teramo Jaycee Carroll(21 punti a fine gara), che è il protagonista del contro parziale che rovescia la partita. Per l'americano una striscia perfetta dalla linea dei tre punti con un 4su4 che sembra cancellare i sogni di vittoria milanese. Oltre all'americano ci si mette anche Llull( 13 punti) e per Milano si fa durissima. Il finale è palpitante e la squadra italiana lotta su ogni pallone e Nicholas trova ancora i canestri che tengono in vita i meneghini, l'ex Pana chiuderà con 21 punti ma un suo fallo su un tiro da tre di Carroll e un antisportivo di Hairston chiudono i conti e Milano si adegua a mantenere uno scarto inferiore ai dieci punti, cosa molto importante in un eventuale arrivo a pari punti. Una sconfitta però che non deve minare l'ambiente milanese, si è giocato alla pari con una squadra chiamata a ripetere gli ottimi risultati dell'anno scorso, una bella prestazione che fa pensare che quest'anno Milano può davvero andare lontano ed ottenere successi che la piazza aspetta da molto troppo tempo.
Rammarico anche per la Bennet Cantà, che gioca una signora partita a Vottoria ed esce sconfitta dopo un match combattuto e perso solo nel finale quando il maggior talento degli spagnoli e la loro maggior attitudine a giocare questo tipo di partite è venuta fuori. Cantù paga sicuramente un pizzico di inesperienza e soffre maledettamente giocatori del calibro di Teletovic, top scorer con 21 punti e risolutore del match negli ultimi minuti, e Bjelica, uscito dalla panchina con 17 punti; un lusso per gli spagnoli che fanno del lungo roster un marchio della loro competitività europea.
Cantù per i primi tre quarti risponde colpo su colpo agli spagnoli e in alcuni tratti del match è anche al comando, Micov e Scekic trascinano i lombardi e fanno credere coach Trinchieri nel miracolo in terra spagnola.
Come già detto però nel quarto quarto succede la luce si spegne e Cantù, forse anche un po' stanca, esce dal campo e lascia spazio allo show di Teletovic, che realizza dieci punti nel momento decisivo. Dalla lunetta gli spagnoli sono poi implacabili, chiuderanno con 20su22, e l'81-69 finale è la normale conseguenza.
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