Dopo il deludente arrivo di Montevergine ci si aspettava qualcosa di più da quest'arrivo sull'Etna. Una fuga piuttosto sostanziosa, con Horrach, Popovych, Visconti, Cherel, Frank, Vanotti, Savini, Backelands e Lastras, che riesce a guadagnare fino a 5'15'' sul primo passaggio sull'Etna. Intenzioni bellicose per la Lampre di Michele Scarponi, che tiene per buona parte della gara 1-2 uomini davanti, aiutato anche dalla finora mai vista Geox. Quando la salita inizia il destino dei fuggitivi è incerto, dato che il vantaggio si attesta circa sui 4'. Le notizie che arrivano dalla salita parlano di vento che dovrebbe essere contrario per la maggior parte della salita. I punti più indicati per gli attacchi in quanto più duri sono quelli rispettivamente a 12, 7 e 3 km dal traguardo. Tra i fuggitivi di giornata si avvantaggiano Visconti, Frank, Lastras e Bakelands. Un'altra deludentissima giornata per Popovich, che ancora una volta conferma la sua mancanza di brillantezza anche contro avversari meno forti. A 12km dal traguardo i 4 hanno 2'15'', ma dopo 2km uno sfortunato Lastras che è costretto a cambiare la bicicletta perdendo un possibile treno buono per arrivare a giocarsi la tappa. Ai meno dieci perde contatto la maglia Rosa Weening, che cede forse prima del previsto. Dopo numerosi allunghi Bakelands riesce ad avvantaggiarsi su tutti, mentre dietro si accende la miccia: Scatto prepotente di Rujano che riesce a prendere un buon vantaggio su tutti i big. Per la seconda volta in due arrivi di alta montagna Nibali rimane completamente isolato molto distante dal traguardo: Liquigas, che aveva destato una buona impressione lo scorso anno al Giro, inconsistente; poche risposte anche dal fido gregario di Basso Smiszd. Ai 7km però parte l'Alberto Contador show, che scatta in faccia a tutti i protagonisti. L'unico che prova a rispondere e riesce a riportarsi sul madrileno è Scarponi, che avanza spingendo un lungo rapporto. In poco tempo i due diventano tre, dato che riescono a raggiungere facilmente Rujano, ma poco dopo tornano due: accellerazione neppure troppo violenta di Contador e Michele Scarponi issa bandiera bianca. Contador forza e il distacco del gruppo con tutti gli altri favoriti si ritrova a circa un minuto. Ne fanno ancora parte gente come Kreuziger, Nibali, che proverà un attacco nel finale, Arroyo, molto bene, e Garzelli. Saranno questi, nel finale a giocarsi il terzo posto e gli otto secondi di abbuono, dopo che davanti le posizioni son già delineate con Contador che ha staccato di una manciata di secondi Rujano. Dietro il gruppetto è regolato da Garzelli su Nibali, che aveva provato poco prima un allungo, annullato dagli avversari. Staccati di più di 2' da Contador Menchov e Rodriguez, delusioni di giornata tra i big. Pozzovivo esce di classifica arrivando a più di 6'. Segnali anche da Gadret che attacca anche oggi senza fortuna e alla fine arriva col gruppetto di Scarponi a pochi secondi da Nibali&co.
Durante la vigilia si era detto:"Domani non sapremo che vincerà il Giro, ma di sicuro chi lo perderà". Spiace quasi un po'dirlo, ma il Giro è già finito con Contador che ha già un cospicuo vantaggio su tutti e sembra francamente superiore. Anche lo stesso Rujano che oggi è parso il migliore ha già sei minuti accumulati qua e là nelle giornate precedenti. Per lui il podio sembra quasi alla portata dato che oggi su una salita non molto adatta alle sue caratteristiche ha fatto la differenza su tutti, tranne naturalmente il vincitore di giornata. Clamorosamente in calo le possibilità di Scarponi che oggi ha evidenziato grandi problemi in una salita che in teoria avrebbe dovuto favorirlo. Nibali ha corso con intelligenza, ma anche per lui il passivo è pesante. Garzelli che non vuole far classifica rimane comunque lì, e se non incappasse nella classica giornata storta il podio potrebbe essere quantomeno avvicinabile. Oltre a lui la sfida è aperta a Nibali, Arroyo, Kreuziger, Scarponi, Gadret se imparasse a correre in modo un po' meno avventato, Anton che oggi è arrivato poco distante dal gruppetto di Nibali e non è venuto per vincere una tappa come diceva, Scarponi che però francamente pare in calo, o quantomeno va troppo forte da troppo tempo per affrontare al meglio queste tre settimane infernali. Menchov, Rodriguez, Sastre, Pozzovivo e tanta altra gente staccatasi già oggi dovrà accontentarsi di andare a caccia di tappe o altre soddisfazioni personali.
Ci aspetta dunque una bellissima corsa per il secondo e terzo posto, che annovera anche un Rujano che potrebbe rimontare dato quanto va forte e quanto gli sia adatto il percorso. L'unico rammarico è come questa gara nella gara per il secondo posto potrebbe a Giugno essere trasformata in una lotta per il primo dopo che sul Giro sarebbe già calato il sipario...
GAME OVER AL GIRO D'ITALIA!!! Alberto Contador ha distrutto il giro, ha ammazzato la corsa. Oggi è stato mostruoso, uno scatto da vero campione. Gli italiani una delusione pazzesca: Nibali non ha mai cambiato ritmo e per l'ennesima volta si è fatto sfuggire la ruota di AC e non è riuscito a reagire come un vero pretendente al trono del giro avrebbe dovuto fare. Scarponi male male male, crisi alla prima vera salita.
RispondiEliminaSul discorso squalifica mi auguro davvero che ciò non accada, sarebbe una vera mazzata e per l'ennesima volta il ciclismo perderebbe la faccia davanti a tutto lo sport mondiale.
Sarà un'idea mia, ma preferisco la squalifica per AC, anche perchè sarebbe pienamente meritata. Nessuno crede alla storia della bistecca, anche perchè sta in piedi con molta difficoltà. Per dare credibilità a questo sport bisogna fare la voce grossa contro coloro che si dopano. Inoltre Albertino ha un bel conto aperto con la giustizia sin da Operacion Puerto. Per colpe come la sua gente come Ivan Birillo Basso e Michele Scarponi è stata squalificata 2 anni. Lui correva e vinceva Giri, Tour e Vuelte...
RispondiEliminasono d'accordo che la storia della bistecca sia una clamorosa invenzione ma purtroppo come per altri spagnoli lui è riuscito a farla franca. Non vorrei la squalifica perchè sarebbe assurdo avergli permesso di correre il Giro e poi squalificarlo, ci perderebbe la faccia tutta la direzione del Giro e il ciclismo intero. L giusta decisione doveva essere quella di sospenderlo subito per poi squalificarlo, purtroppo ciò non è stato fatto ed ora siamo qui a lamentarci tutti e ad avere mille sospetti
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