lunedì 30 maggio 2011

UN ANNO DI CALCIO

Si è chiusa la stagione 2010/2011 per tutto il calcio europeo. Ora è tempo di bilanci, giudizi, commenti per una stagione che ha regalato emozioni, sorprese, ma anche grandi delusioni e drammi sportivi.
ITALIA: Il Milan vince il suo diciottesimo scudetto e diventa campione d'Italia. Un titolo meritato per la squadra di Allegri, partita con i favori del pronostico grazie agli acquisti di Ibrahimovic e Robinho, e rimasta in testa al campionato da Ottobre. Grandi antagonisti sono stati l'Inter e il Napoli. L'Inter ha un avvio di stagione molto deludente ma riesce a rilanciarsi con l'arrivo in panchina dell'ex rossonero Leonardo, arrivando a giocarsi lo scudetto dopo un'incredibile rimonta proprio nel derby contro il Milan, poi perso malamente; il Napoli di Mazzarri è la vera rivelazione del campionato, trascinata dai gol del Matador Cavani è arrivata a guadagnarsi un posto in Champions, nonostante un organico sicuramente inferiore ad inizio torneo. La favola più bella è quella dell'Udinese: Guidolin ha compiuto un vero e proprio miracolo, portando la squadra ad un quarto posto che dopo l'inizio di stagione( 4 sconfitte consecutive) sembrava un vero e proprio miraggio, ma Di Natale(capocannoniere per la seconda volta consecutiva)e Sanchez (giocatore rivelazione dell'anno) con l'apporto dei compagni hanno espresso un calcio meraviglioso, il migliore del campionato. Le deluse di questa stagione sono sicuramente la Roma e la Juve: la prima, partita per lottare per lo scudetto, va solo in Europa League ed il proprio futuro sembra ancora incerto, vista la mancanza di una vera e propria dirigenza; la seconda prosegue il calvario della stagione precedente, facendo ancora peggio ed ora con l'obbligo assoluto di rinnovare il tutto per tornare ai vertici di una volta. Capitolo a parte lo merita il dramma della Samp, retrocessa in serieB dopo essere partita ad Agosto con i preliminari di Champions. Non si giustifica la retrocessione solo con le cessioni eccellenti di Cassano e Pazzini, ma per una gestione societaria scellerata e per un'involuzione tecnico-tattica che ha davvero dell'inspiegabile.
INGHILTERRA: Il Manchester United trionfa e vince il suo diciannovesimo titolo, superando nella classifica di n° di campionati vinti gli acerrimi rivali del Liverpool. La squadra di Ferguson è stata una vera e propria corazzata, che ha saputo mettere in fila dietro di lei tutte le altre rivali, a partire dal Chelsea di Carletto Ancelotti. I blues, partiti fortissimo ad inizio stagione, hanno vissuto un momento di crisi tra dicembre e febbraio, dove si sono giocati la premier; anche il super acquisto di gennaio Torres ha deluso e forse è stato il grande flop di stagione. L'Arsenal di Wenger si è confermata la solita squadra bella ma non vincente, perdendo in maniera assurda la Curling Cup e gettando al vento occasioni incredibili in campionato e finendo addirittura quarta. Buona invece la stagione del City dei nostri Mancini e Balotelli, culminata con la storica vittoria del Fa Cup e con un terzo posto che spedisce i Citizien in Champions. Grande delusione per il Liverpool, che non giocherà nemmeno in Europa l'anno prossimo, l'unica consolazione per i tifosi dei Reds è Suarez, vero colpo di mercato e futura stella di una squadra che vorrà vincere qualcosa l'anno prossimo. Una curiosità è che il Birmingham nonostante la clamorosa retrocessione (direi quasi imprevedibile) giocherà l'Europa League, avendo vinto la Curling Cup contro la già citata sciagurata Arsenal.
SPAGNA: Campionato diviso in due. Il campionato tra Barca e Real e il campionato delle altre squadre vinto dal Valencia. La squadra più forte del mondo centra l'ennesimo titolo e distrugge la concorrenza del Real di Mourinho. I ragazzi di Guardiola giocano a memoria e sembrano essere telecomandati con la playstation, la manita dell'andata rimarrà per sempre nella storia del club e del calcio spagnolo. Il Real stecca la prima stagione con il tecnico portoghese, la Copa del Re non può bastare per una squadra che ha speso più di tutti negli ultimi anni, ma si sa che Mou con le sue squadre dalla seconda stagione riesce ad ottenere il massimo, quindi l'anno prossimo aspettiamoci grande battaglia. Buona anche la stagione del Valencia e del Villareal, che chiudono terza e quarta e l'anno prossimo giocheranno la Champions. Menzione particolare va al nostro Pepito Rossi, autore di una super stagione che con i suoi 18 gol ha trascinato il sottomarino giallo, ora lo aspetta il Barca e un futuro da protagonista nella nostra Nazionale. Le deluse sono il Sevilla e l'Atletico Madrid, squadre come al solito incompiute ma con due grandi bomber: lo squalo Negredo (18 gol) e il Kun Aguero ( 20 e desiderio della Juve). Anche in Spagna abbiamo vissuto un dramma sportivo, quello del Deportivo La Coruna, retrocesso in maniera incredibile dopo i grnadi fasti del passato: un attacco disastroso ( Riki solo 3 gol) e giocatori ormai scoppiati (Valeron).
GERMANIA: Il Borussia Dortmund torna a vincere il titolo dopo 9 anni. La squadra più giovane della Bundesliga sembra un piccolo Barcellona: domina il campionato, gioca bene e vince con tanti gol. Jurgen Klopp è il tecnico rivelazione dell'anno in Europa e lancia giovani fenomeni già nell'orbita dei grandi club europei ( Sahin è già andato al Real). IL Leverkusen si rilancia e ottiene un ottimo secondo posto. La squadra dell'aspirina trascina dai gol di Kiessling e dal carisma di Vidal e Renato Augusto tiene dietro la grande sconfitta di quest'anno, il Bayern Monaco. La squadra pigliatuttto dell'anno scorso non vince nulla ma stecca in ogni competizione, riuscendo solo nelle ultime giornate a raggiungere il terzo posto. L'era Van Gaal è terminata ed ora si ripartirà da Heynckes, che avrà il compito di sistemare uno spogliatoio che sembra diviso in due tronconi e ridare motivazioni ad un gruppo che sembra un po' logoro. Il grande Shalke04 di Champions si rivela un fiasco in campionato ma ottiene almeno la vittoria nella Coppa di Germania. Disastroso l'anno di Werder Brema e Wolsburg, entrambe rischiano fino all'ultima giornata di retrocedere e sembrano avviate verso un declino che non porta nulla di buono.
FRANCIA: La vera sorpresa dell'intero panorama calcistico è il Lilla di Rudi Garcia capace di sorprendere le corazzate Lione e Marsiglia e vincere un clamoroso titolo. Trascinata dall'immenso talento di una delle nuove promesse del calcio europeo Hazard e dai gol di Sow e Gervinho mette in mostra un mix di talento e forza fisica che ha distrutto qualsiasi tipo di concorrenza. Marsiglia e Lione provano fino alla fine a mettere in discussione la supremazia del Lilla, ma troppe volte commettono passi falsi che hanno allontanato definitivamente il sogno del titolo. Si rivede finalmente il PSG, che dopo anni di buio totale, si rilancia e trova un buon quarto posto finale con il rammarico di non averci creduto troppo nel poter conquistare un terzo posto che voleva dire Champions League. Ma anche in Francia si può parlare di dramma sportivo, quello del Monaco. La squadra del Principato retrocede dopo 35 anni e l'anno prossimo dovrà giocare il Ligue2. Dopo quella finale persa contro il Porto, il Monaco non è più riuscito ad ottenere un risultato degno di nota e con il passare degli anni è scivolato in un tunnel che lo ha portato dritto dritto alla retrocessione.


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