Il Tappone di questo Giro d'Italia incorona il giovane basco Nieve, che completa la doppietta per la sua squadra dopo la vittoria di ieri di Igor Anton.
Nella prima ora parte una fuga veramente interessante, di 18 uomini, tra i quali lo stesso Nieve, Sella, Di Luca, Hoogerland, dGarzelli e Sastre. Dietro tra i big è calma piatta fino al Giau. Proprio su questa salita, a più di 50km dall'arrivo rompe gli indugi un arrembante Jonny Hoogerland, al quale risponde Stefano Garzelli, molto pimpante e aggressivo; presto raggiunge il corridore dalla Vacansoleil e lo stacca. Ad una quarantina di secondi dal varesino rimane quieto e sale del suo passo Nieve, bravissimo ad amministrarsi.
Anche nel gruppo dei big inizia lo spettacolo: durante la discesa del Giau attacca Vincenzo Nibali, uno dei migliori discesisti del gruppo. Riesce a fare subito il vuoto, e all'attacco del Fedaia ha anche lui 40" di vantaggio sugli inseguitori. Rimane comunque cospicuo il vantaggio dei battistrada che si attesta sui 9' circa. L'attacco del Messinese viene annullato dal forcing di Lastras, preludio di un attacco di Arroyo, che arriva puntuale sulle prime rampe della salita. Dopo che a lui si accoda un altro spagnolo, Joaquim Rodriguez, un altro iberico chiude il gap che si era creato: la Maglia Rosa, Alberto Contador. A sua fiammata fa male, malissimo a Vinenzo Nibali, che si stacca da un gruppetto ancora ben fornito di atleti: Contador, Scarponi, Menchov(qualche volta in difficoltà), Krujisk, Gadret, Rodriguez, Kreuziger e Arroyo. Al termine della salita davanti i distacchi rimangono invariati, mentre dietro resiste il gruppetto con un caparbio Nibali che soffre ma non affonda, rimanendo ad un 1' circa. Ed è proprio a questo punto che inizia il suo show, che va in scena nella lunga ma non troppo tecnica: nelle poche curva che ci sono disegna traiettorie improbabili per qualsiasi altro umano. In poco tempo il tempo perso nella salita viene annullato. Prima però di iniziare l'ascesa verso il rifugio Gardecci ci son dei km facili, in falsopiano, dove Nieve si riporta su un Garzalli in fuga solitaria da quasi 60km. Sulle prime rampe il più espero corridore dell'Acqua&Sapone si deve arrendere e lasciare il passo allo spagnolo. Dietro si scatena la bagarre, con Contador, Scarponi e Gadret che hanno un'altra marcia. Proprio lo spagnolo attacca in prima persona e guadagna minuti su minuti ai battistrada. Scarponi e Gadret comunque non mollano e si mantengono a poche decine di metri. Dietro si forma un gruppetto con tutti gli altri che provano a recuperare ma non ce la fanno. Le pendenze son toste, e nel finale la situazione cambia: il capitano della Lampre lascia sul posto quello dell'AG2R, e si lancia all'inseguimento del fin qui dominatore del Giro. Nieve arriva al traguardo, libero di esultare per la seconda vittoria della carriera. A più di un minuto Garzelli, seguito da Contador e da uno Scarponi più pimpante che nelle ultime uscite. A 30" da loro il sempre più sorprendente Gadret, che stacca tutti gli altri avversari, e non di poco. A quasi un minuto da lui arriva Nibali, seguito da tutti gli altri big. Ora in classifica guida sepolte il madrileno, con 4' di vantaggio su Scarponi e 5 su Nibali. Dietro di loro John Gadret. Poi tutti gli altri, con Nieve che ha fatto un bel salto in classifica, diventando il capitano dell'Euskaltel, dato che Anton oggi ha preso ben 4' dagli altri big dopo la bellissima impresa di ieri. Domani riposo, si riparte martedì con la cronoscalata di Nevegal. Favorito, neanche a dirlo, Alberto Contador...
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