Ci si avvia verso la fine della stagione, e quindi verso il terzo Grande Giro della stagione, la Vuelta di Spagna. Dopo il Giro, vinto da Contador, e il Tour, vinto da Evans, analizziamo anche il percorso della corsa Spagnola, che prenderà il via Sabato 20.
1° Tappa, Benidorm-Benidorm(Team CTT), 13,5km: Cronosquadre di 13.5km, leggermente mossa nella prima parte che però non creerà grandissimi distacchi. Favorite le squadre dei velocisti, con molti uomini in grado di tenere una media superiore ai 50km/h
2° Tappa, La Nucìa-Playas de Orihuela, 174km: Dopo alcune salite nella prima parte il percorso si rende più facile, anche se rimangono alcuni “mangia e bevi”, anche se molto facili. Molto probabile l’arrivo in volata, anche se fra i 600 e i 300m c’è una rampa all’8% che potrebbe, se non far staccare, almeno affaticare la gamba dei velocisti puri.
3° Tappa, Petrer-Totana, 163km: tappa mossa, che presenta a 12 km dal traguardo un GPM di 3° categoria, di 4km al 6%, anche se la punta è ben maggiore. Insomma, già gli uomini di classifica non possono dormire sonni tranquilli.
4° Tappa, Baza-Sierra Nevada, 172km: Prima tappa di montagna, e subito molto tosta. Primo GPM, di 1° categoria, la sierra de Filabres, dopo 34km. Parte centrale mossa, con un GPM di 3° categoria, prima dell’ascesa finale: 25 pedalabili. Pendenze non impossibili, ma la lunghezza e l’altezza dell’arrivo potrebbero mettere in difficoltà qualche pesce grosso. Anche perché si sa, il primo arrivo in quota è sempre particolare…
5° Tappa, Sierra Nevada-Valdepeñas de Jaén, 200km: altra tappa che strizza l’occhio agli uomini di classifica, anche se il finale è adatto anche a scattisti o cacciatori di tappe, però con ottima predisposizione per la salita. Ci sarà infatti un GPM di seconda categoria a 8 km dal traguardo, seguito da una breve discesa che porterà gli uomini di testa a giocarsi la vittoria sull’impegnativo strappo finale. Attenzione ai buchi, perché la strada è stretta!
6° Tappa, Ubeda-Cordoba, 185km: altro arrivo che taglia fuori i velocisti. Dato che le squadre dei big non vorranno spendere troppe energie, è possibile che possa arrivare una fuga, composta da uomini non troppo pericolosi per la vittoria nella generale.
7° Tappa, Almadén-Talavera de la Reina, 185km: Tappa per velocisti, anche se ci saranno continui saliscendi, ma nessuno abbastanza impegnativo da essere classificato come Gran Premio della Montagna.
8° Tappa, Talaverna de la Reina-San Lorenzo de El Escorial, 182km: altra tappa di media montagna, senza neppure un metro di pianura, costellata di salitelle che potrebbero favorire i fuggitivi di giornata. L’arrivo è posto anche oggi su uno strappo, e non va esclusa la possibilità che si scateni la bagarre per guadagnare qualche secondo in classifica generale.
9° Tappa, Villacastìn-Sierra de Béjar, 179km: secondo arrivo in quota dopo Sierra Nevada, con una sola salita difficile dopo il GPM di terza posto all’inizio della tappa. La salita è lunga 15km, anche se nella prima parte sarà solo un antipasto, dato che i tratti più impegnativi, fino all’11%, si incontreranno nella seconda. Occasione per chi avrà la gamba di farsi valere e guadagnare qualche secondo.
10° Tappa, Salamanca-Salamanca, 40km, CTT: cronometro individuale piatta di 40km che potrebbe avvantaggiare in classifica generale coloro che hanno più attitudine a questo tipo di prove.
11° Tappa, Verìn-Estacion de Montaña Manzaneda, 167km: dopo la crono e il giorno di riposo si torna a salire nell’undicesima tappa, che verrà gli atleti coinvolti in una tappa mossa fino all’imbocco dell’ultima salita, che giungerà fino al traguardo: Estacion de Montaña Manzaneda: 19km al 6% medio. In verità la salita è molto irregolare, e presenta anche una contropendenza a 5km dal traguardo. Alcuni tratti saranno anche al 16%, mentre gli ultimi 4 saranno i più difficili, con pendenza media dell’% che supererà anche l’11%.
12° Tappa, Pontearas-Pontevedra, 167km: si torna ad una tappa per velocisti, con soli due GPM di terza categoria nella parte centrale del percorso. Unico dubbio un dente a 9km dal traguardo; facile, ma mai dire mai.
13° Tappa, Sarria-Ponferrada, 158km: tappa adattissima alle fughe, con 3 GPM di terza categoria e 2 di prima. Purtroppo però le salite finiranno a 46km dal traguardo, e, escludendo una lieve salitella a 27km dal traguardo, lo spazio rimanente sarà di discesa e pianura. Questo potrebbe scoraggiare gli uomini di classifica, anche se l’Ancares, 12km all’8%, è una signora salita- Peccato i 62 di km di distanza dal traguardo.
14° Tappa, Astorga-La Farrapona, 176km: dopo 132km, di pianura e con un GPM di seconda categoria e discesa, potrebbe iniziare lo spettacolo. Prima Puerto di San Lorenzo, 10km all’8,5%. Dato inutile, dato che i primi chilometri son facili e che alla fine la strada spiana. Questo ci consegna un tratto centrale durissimo, costantemente sopra il 10%. Dalla vetta mancheranno 34km. Dopo la discesa si attacca subito la salita finale. I primi 11km sono facili, mentre invece gli ultimi 5 sono al 10% con punte del 13. Abbiamo ancora negli occhi l’impresa di Andy Schleck su Izoard e Galibier, chissà che qualcuno, con una ben disegnata come questa, non possa provare a emularlo con un attacco a lunga gittata.
15° Tappa, Avilés-Alto de l’Angrilu, 142,2km: ultima tappa di vera montagna con ancora sei giorni di gara da disputare, l’Angrilu potrebbe diventare la salita regina di questa Vuelta 2011. Prima poco da segnalare, se non un GPM di 2° categoria a 60km dal traguardo, e una di prima: 5km al 10%, che potrebbero essere un ottimo trampolino alla salita finale. 13km, di cui i primi 7 sono un antipasto “solo” all’8%, seguiti da un chilometro in piano. Poi l’inferno. Pendenze raramente, molto raramente sotto il 12%, e addirittura, a circa 3km dal traguardo, ci sarà un tratto di 1000m con pendenza media del 17%, e punte al 23,5%. Se qualcuno ha voglia di far saltare il banco di terreno ne ha eccome!
16° Tappa, Villa Romana La Olmeda-Haro, 203km:frazione dedicata alle ruote veloci. Null’altro da segnalare, se non che prima di questa tappa i corridori godranno dei benefici del giorno di riposo.
17° Tappa, Faustino V-Peña Cabarga, 211km: prima parte interlocutoria, mentre a 50km dal traguardo ci sarà un GPM di seconda categoria, seguito da 40km di falsopiano discendente. L’ultima salita è lunga 6km, ma con pendenza media del 10%, e punte al 19. Di sicuro per gente esplosiva, ma che si sa anche gestire, dato che la lunghezza non è quella di una cote della vallonia. E’ l’ultima chance per provare a ribaltare la classifica, e qualcuno, giustamente, ci proverà.
18° Tappa, Solares-Noja, 174km: altra tappa per velocisti.
19° Tappa, Noja-Bilbao, 158km: tappa quasi intrigante che presenta una doppia scalata del Vivero, quando mancheranno 14 e 44km al traguardo. 4km all’8%, dalla cui sommità ci saranno 8km in discesa e 6 in piano. Se la classifica non sarà proprio sicurissima, qualcuno potrebbe provare a fare la differenza.
20° Tappa, Bilbao-Vitoria, 185km: tappa strana, che presenta una prima parte discretamente mossa, fino ad arrivare al Puerto de Urkiota, 5,5km all’8%, con punte oltre il 10. Dalla sommità 47km praticamente piatti che tarpano le ali a qualsiasi tentativo degli uomini di classifica. Buone probabilità che arrivi in porto la fuga.
21° Tappa, Circuito del Jarama-Race – Madrid, 95km: Passerella finale che darà ai velocisti rimasti la possibilità di confrontarsi nell’arrivo a Madrid.
Il percorso in fin dei conti è buono ma con 2 pecche abbastanza importanti: un’ultima settimana oltremodo facile, e la mancanza di un tappone vero e proprio di almeno 200km e 4 salite impegnative una in fila all’altra. Lo spettacolo comunque dovrebbe esserci.
I principali candidati alla vittoria sono:
-Igor Anton, forse il favorito numero 1, ma con difficoltà a cronometro che potrebbero metterlo in difficoltà a Salamaca.
-Joaquim Rodriguez, scalatore che se la cava egregiamente su endenze aspre, ma che è abbastanza fermo a crono.
-Vincenzo Nibali, vincitore uscente, scalatore regolarista, che però se la cava discretamente contro il tempo.
-Michele Scarponi, ottimo scalatore, che potrebbe non perdere troppo a crono.
-Denis Menchov, passista scalatore in cerca di riscatto per una stagione oltremodo deludente.
-Jurgen Van den Broeck, ottimo scalatore, che può difendersi a crono.
-I radishack, verosimilmente con Bralkovich, Kloden, Leipaimer e Machado.
-Outsiders come Daniel Martin, Carlos Sastre, Michael Nieve, Bradley Wiggins.
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