Piccola premessa iniziale: scrive un milanista che cercherà di essere il meno di parte possibile.
Detto questo, a Pechino come a Milano la storia non cambia, derby e Supercoppa al Milan e solo tanta amarezza per l’Inter, che aveva finito in vantaggio il primo tempo. Ma andiamo con ordine.
La vigilia, già tormentata di suo per la scelta di giocare nel caldo umidissimo di Pechino, è stata ancor di più infiammata dalla notizia del presunto accordo per il trasferimento di Wesley Sneijder al Manchester City per 36 milioni. Formazione classica per i rossoneri, che vedono Robinho vincere in extremis il ballottaggio con Pato per il ruolo di seconda punta, mentre c’è qualche novità in più nell’undici schierato da Gasperini: recupera all’ultimo Stankovic e spazio ai giovani Alvarez come trequartista e Obi ala sinistra. In panchina sia Pandev che Pazzini.
E la scelta dell’ex tecnico genoano sembra pagare soprattutto nel primo tempo, perché un centrocampo più folto garantisce molti meno spazi alla manovra di Seedorf e compagni. La prima vera occasione capita al 6’ sui piedi di Robinho, servito splendidamente da Ibra, ma il tiro di prima intenzione finisce fuori da ottima posizione. Da qui però è solo Inter, con Sneijder e Obi in grande spolvero, mentre la difesa dei rossoneri fatica molto specialmente sull’out di destra con Abate ancora un po’ fuori forma. Anche Nesta non è in una delle sue giornate migliori, Van Bommel è troppo lento e Gattuso troppo nervoso, il che lo porta a correre spesso a vuoto e a entrare male in alcuni casi, come al 19’ quando viene ammonito per un brutto sgambetto ad Alvarez. Ed ecco al 22’ puntuale il vantaggio neroazzurro. Fallo di Gattuso su Obi (eccessive le proteste di chi voleva il secondo giallo) al limite dell’area e magistrale destro a girare di Sneijder che batte Abbiati sul primo palo: 1-0 meritato dopo 20’ di dominio assoluto.
Il Milan subisce il colpo, ma l’Inter non ne approfitta, anzi cede un po’ di campo alla manovra dei rossoneri che via via si fa sempre più pericolosa, grazie anche alle sovrapposizioni di Abate totalmente assenti fino a quel punto. Prima Boateng non arriva su un bel cross di Thiago Silva, e poi al 40’ Ibra devia sul palo un cross teso di Abate dalla destra: si salva Julio Cesar ma è ancora poca roba. Alla fine dei primi 45’ di gioco il tabellone del Nido d’Uccello recita: Milan 0 – Inter 1.
Ma nella ripresa la storia cambia, a causa anche del calo fisico degli uomini di Gasperini, e il Milan sembra più intenzionato a cercare il pareggio, che arriva al 60’. Robinho (forse dopo un intervento “al limite” di Boateng) pennella per Seedorf dimenticato da Chivu, controllo e bellissimo assist per Ibra che di testa anticipa Samuel e insacca a porta vuota. La partita subisce la svolta decisiva.
È il momento di Pato, che entra al posto di un non brillantissimo Robinho, mentre l’Inter sostituisce Alvarez con il giovane ex Lazio Faraoni. E al 69’ arriva il gol della vittoria rossonera. Lancio al bacio di Abate per Pato, controllo e tiro fenomenale su cui Julio Cesar arriva con la punta delle dita, palo e tap-in vincente di Kevin Prince Boateng. A questo punto Gasperini butta nella mischia Pazzini e Castaignos al posto di Stankovic e Obi, mentre il Milan si difende inserendo Ambrosini per Gattuso (a rischio espulsione) e nel finale Emanuelson al posto del Boa. I rossoneri sembrano comunque in grado di amministrare senza troppi problemi, tranne al 93’ quando Eto’o insacca il pareggio, annullato per fuorigioco di un paio di metri. Poi il triplice fischio, Milan Supercampione d’Italia per la sesta volta (contro le 5 dei neroazzurri) e ventottesimo trofeo dell’era Berlusconi (25 anni). L’Inter come già detto rimane a bocca asciutta per aver giocato molto bene il primo tempo ma essere calata vistosamente nella ripresa, ma c’è da dire che mancavano parecchi titolari fra cui Lucio, Cambiasso, Milito e Nagatomo.
Di seguito i top e i flop della partita e i voti ai mister e alle squadre:
TOP: Ibrahimovic voto 7: nel primo tempo è uno dei pochi (se non l’unico) che ci prova, servendo un pallone di platino a Robinho e prendendo il palo che dà un’importante iniezione di fiducia ai compagni. Nella ripresa sigla il pareggio e tiene alta la squadra nei momenti finali.
Pato voto 7,5: entra e gli bastano 7’ per inventarsi un tiro da urlo da fuori area che permette a Boateng di completare la rimonta. Nel finale lotta su ogni pallone per tenere gli avversari il più lontano possibile dalla propria porta.
Obi voto 7: nel primo tempo a sinistra è una scheggia imprendibile, né per Abate né per Nesta (lasciato a terra nel tentativo di tackle scivolato) e si procura pure la punizione del vantaggio. Nella ripresa cala un po’ per i crampi che lo colpiscono dopo 10’ ma rimane uno dei migliori del match.
Sneijder voto 6,5: gol a parte, bella partita per l’olandese che dimostra di essere uno dei più in forma dei suoi. Se veramente accetterà l’offerta di Mancini, l’Inter perderà il suo regista e con esso una buona parte della forza di squadra.
FLOP: Nesta voto 5,5: bruttissimo inizio di partita per l’ex laziale, poi pian piano si riprende, o almeno non sbaglia più come prima. Da rivedere, sicuramente la sua massa muscolare richiede più tempo per entrare in forma.
Robinho voto 5: impalpabile fino al 60’ quando con un delizioso colpo sotto libera Seedorf a tu per tu con Julio Cesar (rete di Ibra), prestazione per il resto imbarazzante contando anche il gol sbagliato al 6’ che poteva cambiare il match.
Faraoni voto 4: entra per primo dalla panchina neroazzurra e nei 30’ che gioca tocca si o no 3 palloni perdendoli tutti, sia a destra sia, dopo l’ingresso di Castaignos, a sinistra. È ancora giovane, ma allora perché è entrato così presto e soprattutto sull’1-1?
Allegri voto 7: abilissimo a migliorare nella ripresa una squadra che aveva cominciato malissimo (un po’ anche per colpa sua). Terzo derby vinto in poco più un anno, alla faccia di chi critica(va) il suo modo di giocare un po’ troppo difensivo e fatto per lo più da ripartenze. Piccola curiosità: per la prima volta da quando è sulla panchina del Milan riesce a vincere un match ufficiale dopo essere passato in svantaggio (mai successo nella stagione 2010-2011).
Gasperini voto 6,5: molto bene il primo tempo, merito di una formazione messa giù molto bene che intasa gli spazi e pressa alto. Peccato poi per il calo della ripresa che l’Inter paga con la sconfitta, ma avrà altre occasioni per rifarsi (ricordando il ritorno di Lucio, Cambiasso, ecc…)
Milan voto 6,5: malissimo fino al gol subito, benino fino all’intervallo e reazione da grande squadra (anche per il gioco espresso) nella ripresa fino al sorpasso. Nel finale cala un po’ ma è logico, sia per la stanchezza sia per il forcing (flebile) dell’Inter. Però vince, ed è questo ciò che conta per ora, il gioco arriverà.
Inter voto 5,5: media tra il 7 del primo tempo e il 4 del secondo, vale il discorso inverso fatto per i rossoneri. Magari con un po’ di grinta in più si poteva anche portare a casa la coppa, ma l’esordio ufficiale delle tante novità di Gasperini (difesa a 3 in primis) non è da buttare, anzi una buona base su cui lavorare in attesa di avere la rosa al completo.
Vorrei fare la mia disamina sulla partita di ieri.
RispondiEliminaPer essere una partita d'agosto con due squadre, che sono ancora molto lontane dalla forma completa e potrebbero cambiare il loro aspetto in questi giorni di mercato, è stata una buona finale.
La scelta di giocare a Pechino la ritengo assurda, soprattutto dopo che tutto l'ambiente sportivo nazionale ha continuato a celebrare i 150 anni della nostra nazione. Certo come al solito vincono i soldi e non importa se a Pechino non c'era nemmeno un tifoso "vero" delle due squadre ma solo cinesi che tifavano a caso una delle due squadre.
Parlando del match il primo tempo è chiaramente di marca nerazzurra con la squadra di Gasperini brava a comandare il centrocampo e capace di sfruttare con Snejder l'ingenuità di Gattuso, anche se il Milan può ricriminare per il palo di Ibra.
Nel secondo tempo Gasperini sbaglia a spostare un uomo in difesa, trasformandola a 4, e il Milan viene fuori alla grande e prende in mano il pallino del centrocampo grazie a Seedorf e Boateng.
Ibra è il solito trascinatore e sfrutta perfettamente la grande palla dell'olandese. Il secondo gol nasce da un perfetto lancio di Abate per Pato, che trova un ottimo diagonale e grazie alla complicità di Julio Cesar centra il palo con il successivo tap in di Boateng che fa saltare di gioia tutta la panchina rossonera.
E' una vittoria importante per la squadra di Allegri, che centra il suo secondo titolo da quando è allenatore del Milan, una vittoria che galvanizza ancora di più l'ambiente rossonero, mentre mette qualche dubbio e preoccupazione nell'ambiente nerazzurro già in subbuglio per la probabile cessione di Snejder o di qualche altro big
Non sono tanto d'accordo invece con te su alcuni voti.
Sei stato un po' troppo alto con Pato e un po'troppo cattivo con Faraoni. Il brasiliano è entrato nell'azione del gol ma per il resto a fatto davvero poco. Il giovane nerazzurro sicuramente ha pagato un po' l'emozione e magari non avrà la personalità di Obi ma massacrarlo così mi sembra un po'eccessivo. Va ricordato che quando è entrato l'Inter era nel suo peggior momento.
Anche il 6,5 a Gasperini mi trova un po'in disaccordo. Il tecnico ex Genoa ha commesso secondo me il grande errore di regalre il centrocampo al Milan nel secondo tempo e da li è cambiata la partita