Classica tappa da fuga, oggi, con un GPM di seconda categoria a 20km dal traguardo che avrebbe dovuto far fuori i velocisti più puri. E lo si capisce anche dalla media della prima ora: 50km/h. Dopo svariati tentativi, dove provano a entrare anche uomini di classifica dato il grande numero di partecipanti alla fuga, come Rodriguez in una fuga di una ventina di atleti. Comunque la fuga parte, e acquista anche un bel vantaggio.
Dietro peró la Leopard vuole far la corsa per Bennati, che su questo tipo di arrivo potrebbe essere veramente l'uomo da battere assieme a Sagan. Il vantaggio scende, e questi sono ripresi addirittura prima che inizi la salita di giornata. La squadra lussemburghese comunque resta davanti al gruppo imprimento un ottimo ritmo, che screma il plotone.
Non abbastanza forte peró per impedire attacchi. Ecco dunque che fuoriescono in 4, e tra loro ci sono Moncoutie e Tony Martin. Scollinano con poco piu di una decina di secondi vantaggio, e il vanataggio sembra salire, finché non prende il comando delle operazioni la Liquigas, con Nibali che tira in prima paersona davanti al gruppo con Agnoli, Capecchi e Sagan a ruota. In pochissimo tempo riprendono i fuggitivi, e riescono anche a spezzare il gruppo. A fine discesa davanti ci sono 5 uomini: i 4 uomini di Amadio sopracitati e Pablo Lastras, già vincitore nella terza tappa. Dietro di loro un terzetto, con Martin, Rodriguez e la maglia rossa Chavanel.
Mancano 5km alla conclusione e finalmente anche Lastras, intuendo di poter cogliere la seconda vittoria inizia a collaborare. Intanto dietro si riforma un gruppetto di circa 20 unità, dove, tra gli altri, si trova anche Scarponi. I 5 avanti peró sono pancia a terra, quasi come fosse una cronosquadre. Il vanatggio sale, e arriva alla doppia cifra.
All'imbocco dell'ultimo km i i 4 moschettieri verdi-bianchi provano a far fuori Lastras, per far vincere Nibali e fargli ottenere i 20" di abbuono. Lo spagnolo peró é lesto a rifarsi sotto. Allora è volata tra questi 5. Capecchi apripista, partono Nibali e Agnoli, con Lastras e Sagan a ruota. Lo slovacco è chiaramente il più forte, ma aspetta che sia Lastras a fare la prima mossa. Lo spagnolo esce sulla destra, ma non puó nulla contro Peter Sagan che va a conquistare la sua prima vuttoria in un Grande Giro. Al terzo posto, si piazza Agnoli, che con questa disattenzione "leva" 8" al suo capitano Nibali.
Il gruppo degli inseguitori piu immediati arriva a 17", e comprende Scarponi, JRO e Van den Broeck. Wiggins arriva a 23". Certo, non è tanto, ma Nibali e la Liquigas han dimostrato di esserci, eccome.
Ed ecco la virtuale classifica dei big aggiornata:
2. Moreno
3. Nibali a 1"
4. Joaquin Rodriguez a 8"
5. Fuglsang a 10"
8. Van den Broeck a 34"
10. Bruseghin a 37"
11. Seeldrayers a 38"
12. Nieve a 42"
13. Scarponi a 42"
14. Zubeldia a 45"
15. Mollema a 46"
16. Sivtsov a 49"
18. Brajikovic a 58"
22. Wiggins a 1'11"
23. Machado a 1'28"
24. D. Martin a 1'35"
26. Sastre a 1'43"
28. C. Sorensen a 2'00"
30. Kruijswijk a 2'19"
31. Menchov a 2'26"
33. Kiserlovski a 2'37"
36. Le Mevel a 2'45"
37. Anton a 3'01"
Domani tappa per uomini veloci.
Nessun commento:
Posta un commento