Spettacolo avevamo chiesto e spettacolo e stato, forse ancora di più rispetto all’andata.
La Supercoppa spagnola, dopo 180’ minuti di fuoco in cui ci sono stati ben 9 gol, va al Barcellona, non ancora in formissima rispetto agli eterni rivali che hanno sicuramente corso di più nei due match, ma che può contare su due o tre Campioni (con la C maiuscola) in grado di decidere a loro piacimento la partita.
I blaugrana si presentano con il neo acquisto Fabregas in panchina, con Pedro al posto di Sanchez e Piquè per Abidal, mentre Mourinho schiera Coentrao dall’inizio al posto di Marcelo per aver maggior spinta possibile sulla sinistra.
Dopo un forcing iniziale del Real, è il Barça che passa al 15’: lancio di Messi per Iniesta, controllo e tocco sotto a scavalcare Casillas in uscita.
Il Real questa volta è bravo a non disunirsi e dopo appena 5’ pareggia grazie al primo gol di Cristiano Ronaldo al Camp Nou, che in posizione dubbia è abile a insaccare un cross da azione di calcio d’angolo: 1-1.
Al 26’ traversa di Ronaldo, e poco dopo Ozil di divora una colossale occasione a tu per tu con Valdes. Poi, come all’andata, quando sembra terminare in parità il primo tempo, ecco che i suddetti Campioni si dimostrano tali e deliziano il pubblico di casa: spettacolare uno-due fra Messi e Piqùè, assist di tacco dello spagnolo e Pulce che, sola davanti al numero 1 blancos lo aggira e scarica in rete il 2-1.
Nella ripresa il Real continua a provarci più con “gli attributi” che con intelligenza tattica, buttando nella mischia Marcelo, Kakà e Higuain, sapendo che un gol prolungherebbe il match ai supplementari. E a meno di dieci dal termine, all’82’, ecco che arriva il pareggio. Angolo battuto (e guadagnato) da Kakà, parata di Valdes sul colpo di testa ravvicinato di Benzema e proprio il francese è il più lesto a raccogliere il tap-in vincente e a gelare il Camp Nou.
Ma, come già detto, ci sono quelli là. I Campioni. Ed ecco che all’87’ Fabregas innesta Adriano che crossa dalla sinistra e Messi in spaccata buca per la terza volta Casillas, per il definitivo 3-2 che regala il primo “titulo” al Barça.
Nel finale, come da dovere di un buon Clasico Mourinhano, c’è ancora tempo per una mega rissa provocata da un’entrataccia di Marcelo su Fabregas, con conseguenti rossi allo stesso Marcelo, a Villa e a Ozil. Inoltre il tecnico portoghese si rende protagonista di un bruttissimo gesto ai danni del vice di Guardiola Vilanova, che ancora una volta dimostra di non saper reggere a match di questo genere.
Siamo solo a metà agosto, ma queste due partite potrebbero già aver detto molto. Vedremo come andrà la stagione, per ora a sorridere (e di gusto) è il Barcellona. Ma, si sa, ride bene chi ride ultimo. Appuntamento perciò rimandato in Liga, in Copa del Rey e in Champions.
ho 88 anni e posso dire che dopo il maradona adesso ho cominciato a rivedere calcio,perche sta giocando il maradona 2
RispondiEliminail sogno di ciascun giocatore sia bambino o grande, e che tribli tutti in campo e poi far rete,questo fino a oggigiorno solo maradona e messi lo hanno compiutto,anche tante volte che ti sembra che stiano scherzando con i loro nipoti.
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